Tecnologia
Il futuro dell’IT nel 2024: scomponibilità, flessibilità e microservizi
Il 2024 si preannuncia come l’anno in cui l’IT si fa sempre più on-demand, guidato da scomponibilità, flessibilità e microservizi. Kirey Group, con la sua prospettiva avanguardista, si conferma come un leader nel supportare le imprese nel loro viaggio verso l’innovazione IT
Nel 2024, l’evoluzione tecnologica continua a ridefinire il panorama dell’Information Technology. Kirey Group, tra i principali IT system integrator italiani, anticipa tre tendenze chiave: l’espansione dell’Intelligenza Artificiale (IA) attraverso l’In-context Learning, la trasformazione verso un approccio cloud-native e l’adozione del paradigma abilitante Composability.
Dialogo evoluto con l’IA
La prima tendenza, identificata da Manuel Zini di Kirey Group, riguarda l’IA sempre più dialogica grazie all’In-context Learning. La capacità dei modelli di apprendere e comprendere il contesto si rivela cruciale nell’accelerare l’evoluzione dell’IA conversazionale. Questo approccio, noto come “In-context Learning”, apre nuove possibilità, come l’estrazione automatica di informazioni dai documenti aziendali. Per le imprese che intendono adottare l’IA nel 2024, l’utilizzo di modelli linguistici di terze parti rappresenta una scelta efficace ed efficiente.
Cloud-Native e la trasformazione delle architetture IT
La seconda tendenza evidenzia il ruolo centrale del cloud, evolvendosi da un approccio “lift and shift” a un modello cloud-native. Le architetture cloud-native gestiscono i workload come servizio, trasformando le configurazioni di macchine in ecosistemi agili. Questo cambiamento permette di raggiungere obiettivi come scalabilità, disponibilità e business continuity attraverso servizi cloud flessibili. Un esempio tangibile è il data lakehouse, un’architettura innovativa che coniuga l’efficienza dei data lake con la gestione dei dati dei data warehouse.
Composability: modulare e adattabile al cambiamento
Il terzo trend, Composability, rappresenta il paradigma abilitante per un mondo sempre più modulare. L’adozione del cloud, l’utilizzo di SaaS e l’integrazione dell’IA favoriscono il “Design For Change”, un concetto che richiede alle aziende di essere capaci di adattarsi attraverso la ricomposizione delle proprie capacità aziendali. In questo contesto, la gestione e la scelta di prodotti composti da moduli riusabili diventano cruciali per definire e governare il software come un “prodotto” allineato ai bisogni del business.
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