Intelligenza artificiale
Investimenti AI in EMEA, crescita esponenziale con l’Italia in testa
L’investimento crescente in intelligenza artificiale nell’area EMEA, con l’Italia in prima linea, indica un cambiamento significativo nel modo in cui le imprese affrontano le sfide e sfruttano le opportunità offerte dalla tecnologia. Con una strategia oculata e una partnership efficace, le imprese possono massimizzare il valore dell’AI e guidare la trasformazione digitale nei propri settori
Un recente studio condotto da Lenovo ha rivelato prospettive sorprendenti per gli investimenti in intelligenza artificiale (AI) nell’area EMEA (acronimo dell’inglese Europe, Middle East, and Africa) nel corso del 2024. Secondo il rapporto, la spesa delle aziende nell’area crescerà del 61% rispetto agli anni precedenti. Questo significa che le imprese stanno sempre più riconoscendo il valore e il potenziale dell’AI per trasformare i loro settori e ottimizzare le operazioni.
Boom nell’investimento in AI tendenze future
L’indagine, presentata nel nuovo eBook IDC intitolato “CIO PlayBook 2024: It’s all About Smarter AI“, evidenzia che il 97% delle organizzazioni nella regione sta già investendo o pianifica di investire in AI generativa. Questo sottolinea un’enorme fiducia nell’AI come tecnologia abilitante per il futuro.
Un dato interessante emerso dalla ricerca è che il 48% delle aziende sta orientando le proprie strategie di sviluppo AI verso il cloud ibrido. Questa scelta è motivata principalmente dalle rigorose normative sulla privacy dei dati, particolarmente rilevanti nell’Europa continentale. Solo un 17% delle imprese ha optato per il cloud pubblico, evidenziando una preferenza per soluzioni più flessibili e personalizzabili.
Italia in testa agli investimenti in edge computing
Un punto di particolare rilievo è il ruolo dell’Italia nel panorama degli investimenti tecnologici. Il nostro Paese si distingue per essere in testa agli investimenti in AI generativa, con una percentuale del 68% di aziende che pianificano di investire in questa area. Inoltre, l’Italia registra il più alto tasso di investimenti in edge computing nell’EMEA, con una prevista crescita del 40% nel 2024, leggermente superiore alla media regionale del 38%.
Un altro aspetto che emerge chiaramente dalla ricerca è la disponibilità di competenze in AI nell’ambiente lavorativo italiano. L’Italia si posiziona bene con solo il 34% delle aziende che riscontrano difficoltà nell’assunzione di personale specializzato, rispetto alla media dell’EMEA del 55%. Questo evidenzia un ambiente favorevole allo sviluppo e all’implementazione di soluzioni AI nel contesto italiano.
Prospettive per il 2024
Per il futuro, le prospettive per l’Italia sono incoraggianti. Si prevede un ulteriore incremento degli investimenti nel 2024, con una crescita del 40% nei settori legati alle tecnologie edge. I principali settori di investimento saranno concentrati su progetti di AI generativa, modernizzazione delle infrastrutture e piattaforme di HPC, sottolineando una tendenza verso soluzioni all’avanguardia e altamente performanti.
Nonostante l’entusiasmo e le prospettive positive, ci sono sfide da affrontare nell’adozione dell’AI generativa. La ricerca evidenzia preoccupazioni riguardo ai limiti di capacità dei modelli, al potenziale uso improprio dell’AI e alle sfide culturali e organizzative. Tuttavia, queste sfide offrono anche opportunità per l’innovazione e la creazione di soluzioni più robuste e adattabili.
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