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Intelligenza artificiale

L’ombra dell’IA aleggia sulle elezioni globali, pericolo deepfake e disinformazione

L’ombra dell’IA si estende su tutte le campagne elettorali del mondo, minacciando la stessa essenza della democrazia. È tempo di agire con determinazione per proteggere la integrità dei processi elettorali e preservare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche

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L'ombra dell'IA aleggia sulle elezioni globali, pericolo deepfake e disinformazione
Elezioni (© Depositphotos)

Le elezioni democratiche in tutto il mondo si trovano ad affrontare una minaccia sempre più sofisticata: l’intelligenza artificiale (IA) sta emergendo come una forza distorta nei processi elettorali, secondo una nuova ricerca condotta da Check Point Research. L’indagine rivela l’ampliamento dell’uso dell’IA per manipolare le campagne elettorali su scala globale, gettando un’ombra di incertezza sull’integrità dei risultati politici.

L’IA come arma elettorale e il pericolo deepfake

I risultati chiave dell’indagine mettono in luce l’ampia diffusione dell’IA nelle campagne elettorali in tutto il mondo. Le tecnologie come i deepfake e la clonazione vocale vengono impiegate in vari modi, inclusi l’auto-promozione dei candidati, gli attacchi diffamatori contro gli avversari politici e la diffamazione orchestrata da figure di Stati nazionali stranieri. Questi contenuti falsificati, distribuiti poco prima delle elezioni, spesso sfuggono ai controlli, consentendo alle fake news di dominare l’opinione pubblica senza contraddizioni.

L’indagine evidenzia come i contenuti deepfake, che alterano in modo ingannevole l’aspetto, la voce o le azioni dei candidati politici, stiano diventando sempre più prevalenti nelle campagne elettorali. Questi materiali, spesso creati e diffusi poco prima delle elezioni, limitano le opportunità di risposta e confondono l’elettorato, minando la fiducia nei processi democratici. Inoltre, l’uso di deepfake audio supera in estensione e successo quelli che coinvolgono immagini e video, rendendo ancora più difficile riconoscere la manipolazione.

La mancanza di regolamentazione

Un altro dato allarmante è la mancanza di normative e leggi adeguate per affrontare la diffusione di contenuti falsi generati dall’IA. Questo vuoto normativo permette la proliferazione di audio e video falsi, mettendo a rischio l’integrità delle elezioni in molti Paesi.

Con oltre 2 miliardi di persone in 50 nazioni che si preparano a votare, il 2024 è un momento cruciale per i processi democratici globali. Le elezioni in Paesi come gli Stati Uniti, l’India e il Parlamento europeo avranno un impatto significativo sulla direzione politica futura del pianeta.

Il commercio di strumenti di IA

La ricerca ha anche scoperto la presenza di sofisticati strumenti di IA nei mercati criminali di Internet. Piattaforme che impiegano l’IA per automatizzare la distribuzione di contenuti falsi su social media come Instagram e Facebook sono emerse in forum clandestini, mentre servizi specializzati nella creazione di deepfake, clonazione vocale e spam potenziato dall’IA si stanno diffondendo online.

Il manager del Threat Intelligence Group di Check Point Software, Sergey Shykevich, sottolinea l’importanza di aumentare la consapevolezza e promuovere la collaborazione internazionale per contrastare queste minacce. È essenziale aggiornare i quadri normativi per adattarsi alla crescente sofisticazione delle tecnologie di IA e proteggere l’integrità dei processi elettorali.

Con l’IA che continua a evolversi e diventare sempre più accessibile, è imperativo affrontare urgentemente il problema della disinformazione nelle elezioni. La mancanza di azione potrebbe minare irreparabilmente la fiducia dei cittadini nei processi democratici e aprire la porta a risultati politici distorti.

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