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Intelligenza artificiale

DLA Piper presenta il Life Sciences Index 2024, l’AI guida la crescita del settore

Il Life Sciences Index 2024 di DLA Piper esplora le sfide del settore tra intelligenza artificiale e regolamentazione. Crescita dei ricavi, innovazione e sostenibilità emergono come temi centrali, ma permangono ostacoli strutturali e normativi

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Ricercatori - DLA Piper presenta il Life Sciences Index 2024, l'AI guida la crescita del settore
Ricercatori (© depositphotos)

Il settore delle Life Sciences in Europa e in Italia è in continua evoluzione, affrontando sfide regolatorie e tecnologiche che offrono grandi opportunità di crescita. Il Life Sciences Index 2024, presentato da DLA Piper, ha fornito una panoramica delle tendenze future del comparto, con un focus su intelligenza artificiale (AI) e sostenibilità. I risultati del report, basato su opinioni di 200 leader globali del settore biofarmaceutico e medtech, offrono una visione chiara delle prospettive di crescita e dei principali ostacoli da superare.

Crescita del settore tra AI e regolamentazione

Le aziende del comparto Life Sciences vedono una forte spinta verso l’innovazione grazie all’adozione dell’AI. Circa un terzo dei leader intervistati considera l’AI e l’apprendimento automatico una priorità strategica, con applicazioni che spaziano dall’informazione medico-scientifica alla ricerca clinica. Tuttavia, permangono delle criticità. Tra i principali ostacoli all’adozione dell’intelligenza artificiale, emergono questioni legate alla sicurezza della tecnologia in ambito clinico e alla mancanza di infrastrutture adeguate. Questi aspetti frenano la piena implementazione dell’AI, specialmente in un settore delicato come quello delle scienze della vita.

Stefano Marino, già direttore del dipartimento legale dell’EMA e ora consulente senior di DLA Piper, ha sottolineato l’importanza di un approccio equilibrato alla regolamentazione. “È necessario un grande sforzo collettivo per favorire l’innovazione tecnologica, garantendo un equilibrio tra progresso e regolamentazione”, ha dichiarato Marino, evidenziando come l’Europa debba mantenere il suo ruolo di leader nelle riforme legislative in ambito tecnologico.

Le sfide regolatorie in Italia: Sunshine Act e payback

Anche l’Italia si trova a dover affrontare importanti sfide normative. Il Sunshine Act, approvato nel 2022, introduce nuove responsabilità per le aziende operanti nel settore della salute, aumentando la trasparenza dei trasferimenti di valore. Questo avrà un impatto significativo, imponendo alle aziende di adattarsi a una maggiore compliance legale e organizzativa.

Un altro tema cruciale per le aziende del comparto è il payback per i dispositivi medici, che coinvolge oltre 6.000 imprese. A questo si aggiunge la complessità delle questioni fiscali, in particolare legate ai crediti d’imposta e alla mobilità internazionale dei dipendenti. Inoltre, l’inaugurazione del Tribunale Unificato dei Brevetti a Milano segna un passo decisivo per il sistema legale italiano, che gestirà contenziosi sui brevetti farmaceutici, portando nuove sfide e opportunità.

Il ruolo dell’AI e i trend emergenti

Il Life Sciences Index 2024 ha messo in luce come l’intelligenza artificiale sia destinata a giocare un ruolo chiave nelle future strategie delle aziende del settore, ma non tutte le imprese sono ancora pronte per affrontare questa trasformazione. Mentre l’AI è considerata fondamentale per la crescita, solo una parte delle aziende ha le risorse necessarie per implementarla in maniera efficace.

Tra le applicazioni principali dell’AI nel settore delle scienze biologiche, le più rilevanti riguardano l’informazione medico-scientifica, l’analisi del business e la ricerca clinica. Tuttavia, la mancanza di un’infrastruttura adeguata è vista come il principale ostacolo alla sua diffusione. Anche la sicurezza tecnologica è una preoccupazione diffusa, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo in ambito clinico.

Sostenibilità ancora in secondo piano

Un dato significativo emerso dal report è la scarsa attenzione delle aziende del settore verso i fattori ESG (Environmental, Social, and Governance). Solo il 13% degli intervistati ha indicato la sostenibilità come una priorità per la propria azienda. Questo riflette la difficoltà delle imprese nel conciliare innovazione tecnologica e sostenibilità, con un approccio ancora limitato verso pratiche che integrino i valori ESG nelle strategie aziendali.

Roberto Valenti, Partner e Life Sciences Sector Head per l’Italia di DLA Piper, ha concluso l’evento sottolineando la necessità di competenze sempre più multidisciplinari per affrontare le sfide future. “Le imprese del settore necessitano di competenze incrociate che solo studi legali specializzati possono offrire”, ha affermato, richiamando l’importanza di una consulenza legale che vada oltre il mero aspetto tecnico.

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