Seguici su

Economia digitale

Trasformazione digitale, Italia tra i leader nell’IA ma ultima nelle competenze

L’Italia brilla per l’adozione dell’intelligenza artificiale nella PA e gli investimenti digitali del PNRR, ma resta indietro in competenze ICT, con solo il 46% degli adulti digitalmente alfabetizzati. Sfide e opportunità del Rapporto TEHA 2024

Avatar

Pubblicato

il

Trasformazione digitale
Trasformazione digitale (© ufficio stampa - pixabay)

L’Italia emerge come un Paese dalle performance contrastanti nel panorama europeo della trasformazione digitale. Il Rapporto 2024 dell’Osservatorio sulla Trasformazione Digitale, presentato da TEHA Group in collaborazione con Fondazione IBM Italia, fotografa una realtà a luci e ombre, evidenziando eccellenze nell’intelligenza artificiale ma anche significative lacune nelle competenze digitali dei cittadini.

Italia al 23° posto per competenze digitali, ma leader nell’IA nella PA

Uno dei dati più significativi del Rapporto riguarda il posizionamento dell’Italia al 23° posto in Europa per competenze digitali. Solo il 46% degli adulti italiani possiede competenze informatiche di base, un dato che pone il Paese lontano dai leader europei. Parallelamente, si registra un basso tasso di laureati in discipline ICT (1,5%) e una scarsa rappresentanza femminile nel settore digitale, con solo il 16% della forza lavoro composta da donne.

Nonostante queste difficoltà, l’Italia si distingue per l’adozione dell’intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione, posizionandosi al primo posto in Europa per numero di progetti implementati. Questo primato sottolinea l’impegno del Paese nella modernizzazione dei servizi pubblici attraverso tecnologie avanzate.

PNRR e 5G, il motore della trasformazione digitale

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un pilastro fondamentale per la trasformazione digitale italiana. Con 48 miliardi di euro destinati alla transizione digitale, l’Italia guida gli investimenti tra i grandi Paesi europei.

Altro aspetto positivo è il progresso nella copertura 5G, con il Paese che si colloca al 6° posto in Europa. Questo posizionamento dimostra un miglioramento nella connettività, essenziale per lo sviluppo di infrastrutture digitali moderne e competitive.

Sfide nel settore privato: digitalizzazione delle imprese

Il Rapporto evidenzia criticità anche nel settore privato. Solo il 28% delle imprese italiane ha raggiunto un livello di intensità digitale alto o molto alto, evidenziando la necessità di rafforzare l’integrazione tecnologica nei processi produttivi.

In positivo, cresce il numero di esperti ICT, registrando un incremento dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Questo dato incoraggia a puntare maggiormente sulla formazione e sull’attrazione di talenti per colmare il divario digitale.

Servizi più digitali nella PA, ma ancora in ritardo

Nonostante i progressi, la Pubblica Amministrazione italiana rimane sotto la media europea per utilizzo dei servizi digitali da parte dei cittadini. Solo il 68,5% degli italiani interagisce online con la PA. Tuttavia, la posizione di leadership nell’IA nella PA dimostra che il potenziale per migliorare è elevato, soprattutto se supportato da strategie coerenti e visione unitaria.

Proposte strategiche per accelerare la digitalizzazione

Il Rapporto individua tre priorità strategiche per sostenere la trasformazione digitale del Paese:

  1. Coordinamento centrale e inclusione: è fondamentale garantire una gestione unitaria dei progetti di digitalizzazione, promuovendo etica, sostenibilità e inclusione;
  2. Formazione digitale multidisciplinare: rafforzare l’educazione digitale attraverso curricula universitari mirati, formazione continua e finanziamenti per il lifelong learning;
  3. Interoperabilità e regolamentazione innovativa: facilitare lo scambio sicuro di dati tra piattaforme pubbliche, promuovere infrastrutture digitali centralizzate e incentivare la sperimentazione normativa attraverso sandbox regolamentari.

Un’opportunità unica per il futuro

“Il Rapporto evidenzia progressi incoraggianti, ma anche sfide da affrontare con urgenza”, afferma Alessandra Santacroce, Presidente di Fondazione IBM Italia. Investire in competenze digitali e rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato sono passaggi cruciali per migliorare la competitività e l’inclusività del sistema-Paese.

Continua a leggere le notizie di Diario Innovazione e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *