Tecnologia
Quantum computing, la nuova sfida tecnologica alle porte
Il quantum computing unisce fisica e informatica, promettendo prestazioni impensabili per i computer tradizionali. Se da un lato accelera ricerca e analisi, dall’altro pone rischi importanti per la cybersecurity e la privacy

Nel mondo dell’innovazione tecnologica, il termine quantum computing evoca scenari futuristici e potenzialmente rivoluzionari. Fino a poco tempo fa, questa tecnologia sembrava relegata alla fantascienza, ma gli sviluppi odierni, almeno in fase sperimentale, suggeriscono che i computer quantistici potrebbero entrare a far parte della realtà più presto di quanto pensiamo. Secondo Darren Thomson, Field CTO EMEAI di Commvault, è fondamentale iniziare a riflettere seriamente su come il quantum computing impatterà sulle nostre vite, sia a livello di opportunità che di rischi.
Che cos’è il quantum computing
Il quantum computing si basa su principi di fisica quantistica che sfruttano fenomeni come la sovrapposizione e l’entanglement. A differenza dell’informatica tradizionale, che utilizza bit binari (0 o 1), i qubit possono esistere in una combinazione simultanea di 0 e 1, accrescendo in modo esponenziale la potenza di calcolo. Questa capacità di eseguire calcoli in parallelo permette di ottenere risultati in una frazione del tempo richiesto dai computer convenzionali.

Darren Thomson, Commvault
Come funziona
Non è necessario padroneggiare tutti i dettagli teorici per intuire il potenziale del quantum computing. Il principio chiave sta nel fatto che lo stato di un qubit può influenzare istantaneamente quello di un altro, anche se i qubit sono distanti tra loro. Questa connessione, nota come entanglement, genera la cosiddetta “forza” dei computer quantistici, capace di risolvere problemi matematicamente complessi in pochissimi secondi, laddove un supercomputer tradizionale impiegherebbe centinaia di anni.
Rischi per la sicurezza informatica
Come tutte le tecnologie rivoluzionarie, anche il quantum computing presenta rischi concreti. Uno dei principali è l’impatto sulla crittografia: la straordinaria potenza di calcolo potrebbe compromettere i sistemi di protezione oggi in uso, rendendoli facilmente decifrabili. Il pericolo è soprattutto legato alla possibilità che i cybercriminali raccolgano dati sensibili già ora, per decriptarli in futuro quando i computer quantistici saranno disponibili in maniera più diffusa. Tuttavia, la stessa potenza di calcolo può essere impiegata per sviluppare nuovi e più sofisticati algoritmi di sicurezza, instaurando una nuova corsa tra “guardie e ladri” del mondo digitale.
Opportunità e applicazioni
Gli sviluppi del quantum computing promettono di rivoluzionare diversi settori. Dalla ricerca farmaceutica – dove potrà accelerare la scoperta di cure e farmaci – all’intelligenza artificiale, che vedrà aumentare esponenzialmente le proprie capacità di analisi e apprendimento. Nel mondo aziendale, potrà ottimizzare sistemi complessi come la catena di approvvigionamento o la gestione finanziaria, aprendo la strada a soluzioni fino a poco tempo fa impensabili.
Nel prossimo decennio (o forse prima, se il progresso seguirà l’esempio dell’ascesa fulminea dell’AI), il quantum computing potrebbe avere un impatto dirompente sul mercato. Prepararsi fin da ora è essenziale per coglierne i benefici e mitigare le possibili minacce. Come sottolinea Darren Thomson, la vera sfida sarà gestire l’enorme potenziale di questa tecnologia, bilanciando innovazione e sicurezza per non farsi cogliere impreparati da una rivoluzione che, con ogni probabilità, cambierà profondamente il nostro modo di vivere e lavorare.
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