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Cybersicurezza

AI Generativa, arma a doppio taglio per la sicurezza informatica

Il 45% dei CISO italiani è preoccupato per i rischi di sicurezza legati all’AI generativa. Mentre l’80% vede opportunità, l’uso malintenzionato di questa tecnologia sta già aumentando i rischi di attacchi come il phishing

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Cybersecurity - AI Generativa, arma a doppio taglio per la sicurezza informatica
Cybersecurity (© Depositphotos)

L’Intelligenza Artificiale (AI) generativa è emersa come una delle tecnologie più rivoluzionarie del nostro tempo. Come spiega Emiliano Massa, Area Vice President, Sales SEUR di Proofpoint, secondo un loro recente report, il 45% dei CISO (Chief Information Security Officer) italiani vede questa tecnologia non solo come un’opportunità ma anche come una potenziale minaccia alla sicurezza informatica. Questa doppia faccia dell’AI generativa solleva interrogativi cruciali per le imprese e i professionisti della sicurezza.

Benefici dell’AI Generativa: automatizzazione e protezione

L’80% dei CISO italiani ha espresso l’intenzione di adottare funzionalità basate sull’AI per migliorare la protezione contro errori umani e minacce informatiche avanzate. Le capacità di queste tecnologie permettono di automatizzare processi complessi, migliorare l’efficienza operativa e personalizzare le risposte ai clienti. Tuttavia, la rapidità con cui queste tecnologie si stanno sviluppando può comportare rischi se la sicurezza non viene adeguatamente integrata.

I rischi della cybersecurity con l’AI Generativa

La cybersecurity è una preoccupazione centrale per i CISO, specialmente con l’emergere di nuove vulnerabilità legate all’AI generativa. Il timore è che, in una corsa verso l’innovazione, si trascurino le misure di sicurezza necessarie per proteggere questi sistemi. Il rischio diventa particolarmente acuto se si considera la possibilità di utilizzare l’AI per scopi malevoli, come la creazione di messaggi di phishing altamente convincenti e automatizzati.

L’aumento degli attacchi BEC e il ruolo dell’AI

Uno dei fenomeni più preoccupanti legati all’AI generativa è l’incremento degli attacchi Business Email Compromise (BEC). Proofpoint ha rilevato che, sebbene in Italia il 51% delle aziende sia stato colpito sia nel 2022 che nel 2023, in altri Paesi gli attacchi sono aumentati significativamente grazie all’AI. Ad esempio, il Giappone ha visto un incremento del 35%, la Corea del Sud del 31%, e gli Emirati Arabi Uniti del 29%. Questo aumento è dovuto alla capacità dell’AI di superare barriere linguistiche e culturali, facilitando la raccolta di dati e l’esecuzione di attacchi mirati.

Il futuro dell’AI Generativa e la sicurezza

L’AI generativa rappresenta una sfida duplice per le aziende: da un lato offre strumenti potenti per l’automazione e l’innovazione, dall’altro apre nuove strade per le minacce informatiche. È essenziale che le aziende non solo adottino queste tecnologie, ma lo facciano con una consapevolezza piena dei rischi e delle misure necessarie per mitigarli. Come sottolinea Emiliano Massa di Proofpoint, la chiave sarà sviluppare e gestire l’AI in modo sicuro e responsabile, garantendo una protezione robusta contro le minacce sempre più sofisticate.

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