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ASUS Ascent GX10, la potenza di un supercomputer AI a portata di scrivania

ASUS lancia Ascent GX10, supercomputer AI compatto con NVIDIA GB10 Grace Blackwell. Offre fino a 1.000 TOPS e 128 GB di memoria unificata per gestire modelli AI generativi fino a 200 miliardi di parametri

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ASUS Ascent GX10
ASUS Ascent GX10

Il nuovo supercomputer AI targato ASUS promette di rivoluzionare l’intero settore dell’intelligenza artificiale, portando prestazioni AI su scala petaflop direttamente sulle scrivanie di sviluppatori, ricercatori AI e data scientist. Parliamo del nuovo ASUS Ascent GX10, un sistema compatto ma estremamente potente, progettato per offrire fino a 1.000 TOPS di elaborazione e 128 GB di memoria unificata. Grazie alla tecnologia NVIDIA GB10 Grace Blackwell, questo dispositivo risponde in modo deciso alle sfide di sviluppo che coinvolgono i moderni modelli di AI generativa, sempre più complessi e affamati di risorse.

Che cos’è il Supercomputer AI ASUS Ascent GX10

L’ASUS Ascent GX10 è un supercomputer desktop pensato per chiunque necessiti di potenza di calcolo AI di livello superiore senza doversi appoggiare interamente a risorse cloud. Dalle start-up specializzate in deep learning ai centri di ricerca più avanzati, questo dispositivo offre prestazioni ottimali per la prototipazione, la messa a punto e l’inferenza di modelli di AI, anche quelli con un numero di parametri elevatissimo.

Prestazioni AI su scala petaflop

Con il nuovo ASUS Ascent GX10, l’elaborazione AI non è più limitata ai tradizionali data center. Il sistema offre fino a 1.000 TOPS (Tera Operations per Second) di calcolo, collocandosi nella fascia dei supercomputer su scala petaflop. In questo modo è possibile sperimentare e validare i più recenti algoritmi di ragionamento AI o prototipare modelli generativi che richiedono ingenti risorse di memoria e di calcolo.

La tecnologia NVIDIA Grace Blackwell

Il cuore del nuovo supercomputer è l’avanzato Superchip NVIDIA GB10 Grace Blackwell, dotato di una GPU Blackwell con Tensor Core di quinta generazione e di un processore Arm Grace a 20 core. Questa combinazione garantisce prestazioni eccezionali in ambito FP4 e una larghezza di banda che supera di cinque volte il tradizionale PCIe 5.0, grazie alla tecnologia NVIDIA NVLink-C2C. Il tutto si traduce in un modello di memoria CPU+GPU unificato, essenziale per gestire e coordinare carichi di lavoro AI in modo fluido e senza colli di bottiglia.

Gestione di modelli generativi di grandi dimensioni

Uno dei vantaggi più rilevanti dell’ASUS Ascent GX10 è la 128 GB di memoria unificata, ideale per gestire modelli AI fino a 200 miliardi di parametri. Ciò apre le porte alla prototipazione e all’inferenza dei più recenti modelli di AI generativa, come i modelli di ragionamento AI da decine di miliardi di parametri. Per esigenze ancora maggiori, è possibile collegare due sistemi GX10 tramite NICs NVIDIA ConnectX, al fine di gestire modelli di dimensioni colossali, come Llama 3.1 da oltre 400 miliardi di parametri.

Sviluppo locale e scalabilità

L’ASUS Ascent GX10 permette a chi sviluppa di eseguire il lavoro di prototipazione e messa a punto in locale, risparmiando costose ore di calcolo sui data center. Quando le applicazioni e i modelli sono pronti, il trasferimento verso soluzioni come NVIDIA DGX Cloud o altri servizi di cloud computing risulta immediato, grazie alla compatibilità pressoché totale con lo stack software NVIDIA AI. In questo modo si ottiene una scalabilità senza precedenti: dal desktop a infrastrutture aziendali o al cloud, con la massima flessibilità.

Disponibilità e prospettive future

ASUS ha annunciato che l’Ascent GX10 sarà disponibile per il pre-ordine nel secondo trimestre 2025. Gli interessati possono già registrarsi sul sito ufficiale di ASUS per ricevere ulteriori informazioni e rimanere aggiornati sulle fasi di sviluppo del prodotto. In uno scenario dove i modelli AI diventano sempre più imponenti e sofisticati, dispositivi come l’ASUS Ascent GX10 segnano un importante passo in avanti, offrendo una soluzione potente, scalabile e locale.

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