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Tecnologia

Automazione, IA e sicurezza: le 10 previsioni di Nokia per le reti del futuro

Nel 2026 le reti autonome punteranno su risultati concreti, sicurezza integrata e IA evoluta. Nokia prevede un futuro in cui automazione, intervento umano e resilienza diventeranno elementi chiave per le telecomunicazioni

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Telecomunicazioni
Telecomunicazioni (© depositphotos)

In vista del 2026, il settore delle telecomunicazioni si prepara a un profondo cambiamento nel modo in cui le reti vengono progettate, gestite e protette. Secondo Fernando Rionegro, Vicepresidente Cloud and Network Services Europa di Nokia, l’evoluzione delle reti autonome passerà da una logica puramente tecnologica a un approccio orientato ai risultati concreti, alla sicurezza e alla resilienza operativa. In questo scenario, l’intelligenza artificiale, l’automazione e il contributo umano si integreranno sempre più per garantire continuità del servizio, affidabilità e valore reale per clienti, imprese e settori critici.

Fernando Rionegro

Fernando Rionegro

1. L’automazione basata sui risultati diventerà il nuovo benchmark per il successo

Nel 2026 gli operatori di rete riconsidereranno i criteri di misurazione del successo delle loro strategie di automazione. Anziché utilizzare tabelle di automazione (con il livello cinque come obiettivo di automazione completa), come ha sostenuto il TM Forum, noi crediamo che i Operatore di telecomunicazioni passeranno a concentrarsi su risultati tangibili e misurabili correlati a SLA specifici, come il numero di ore umane risparmiate, la percentuale di interruzioni dell’attività evitate, la quantità di energia consumata, ecc. Questo cambiamento riflette una più ampia comprensione da parte del settore del fatto che l’automazione fine a se stessa non è sufficiente, e che la vera unità di misura del successo consiste nel valore offerto a clienti e aziende.

2. I casi d’uso ad alto impatto promuoveranno una reale adozione

Anziché tentare di automatizzare ogni dominio di rete, nel 2026 vedremo gli operatori di rete concentrarsi sulle aree che producono i vantaggi più tangibili. Il TM Forum ritiene che gli “scenari ad alto valore” come il rilevamento dei guasti e l’auto-riparazione, la rapida attivazione del servizio e l’ottimizzazione energetica producono il ritorno sull’investimento più elevato nei diversi mercati, rendendoli la logica prima ondata di automazione.

Concentrandosi su queste aree chiave (anziché su ambiti  più astratti), gli operatori possono garantire che l’automazione apporti miglioramenti significativi in termini di affidabilità, qualità del servizio ed efficienza operativa.

3. L’intervento umano resterà essenziale

La nozione di “reti totalmente autonome” non implica un futuro senza intervento umano. Al contrario, con il costante sviluppo dell’IA, le competenze umane diventeranno sempre più preziose. Gli Operatore di telecomunicazioni integreranno modelli decisionali umani nei loro framework di automazione utilizzando grafici della conoscenza, gemelli digitali e playbook documentati. Tale approccio ibrido consentirà agli ingegneri di fare valutazioni analitiche ottimali sull’intera rete, garantendo flessibilità, resilienza e adattabilità. Entro la fine del 2026, i sistemi che coniugano automazione e insight umani diventeranno probabilmente lo standard, anziché l’eccezione.

4. Le differenze regionali persisteranno, ma gli standard comuni abiliteranno la collaborazione

Gli approcci regionali alle reti autonome continueranno a variare. Ad esempio, la regione Asia‑Pacifico potrebbe dare priorità all’agilità dei servizi; l’Europa potrebbe preferire concentrarsi sull’efficienza e sulla sostenibilità; e i mercati emergenti potrebbero voler puntare sulla stabilità operativa. Tuttavia, in linea generale gli Operatore di telecomunicazioni convergeranno sempre più su standard comuni, API aperte e architetture di riferimento (come quelle definite dal TM Forum nella sua ultima release del framework). Tale trend aprirà la strada a implementazioni multi-fornitore e interregionali che interagiranno efficacemente, accelerando così l’adozione e garantendo una diffusione più ampia ed efficiente dei vantaggi delle reti autonome.

5. La sicurezza sarà integrata nell’automazione

Gli attacchi informatici colpiscono il 63% degli Operatore di telecomunicazioni e il 32% di essi subisce quattro o più incidenti all’anno di questo tipo.  IlThreat Intelligence Report di Nokia fa capire in modo chiaro che nel mondo di oggi la sicurezza non può mai essere posta in secondo piano. Col diffondersi di questa  consapevolezza, ci aspettiamo (e speriamo) di vedere reti autonome integrare in misura sempre maggiore il rilevamento delle minacce in tempo reale, la mitigazione degli attacchi DDoS e la cripto-agilità direttamente nella propria struttura operativa. Gli attacchi su scala terabit che in precedenza mandavano in tilt il servizio verranno mitigati automaticamente sull’edge della rete. Automazione e sicurezza saranno concetti inscindibili, dando vita a reti in grado di auto‑ripararsi, auto‑ottimizzarsi e auto‑proteggersi

6. La difesa edge-first basata sull’IA diventerà lo standard

La rapida escalation degli attacchi DDoS negli ultimi anni impone un nuovo approccio alla difesa. Il 2025 Threat Intelligence Report di Nokia rileva che gli attacchi DDoS su scala terabit si verificano ora con una frequenza cinque volte maggiore, e che il 37% degli attacchi DDoS si conclude in meno di due minuti. La sola mitigazione centralizzata non è più sufficiente. Prevediamo che nel 2026 gli operatori di rete implementeranno sempre più soluzioni di protezione con IA sull’edge della rete, che rilevano immediatamente le anomalie e attivano contromisure automatiche per preservare il traffico legale. Ciò garantirà che le reti autonome non solo possano mantenere la continuità del servizio in caso di attacco, ma anche essere ripristinate molto più rapidamente rispetto a quanto potessero fare i precedenti team di risposta più tradizionali.

7. I settori verticali mission-critical richiedono reti resilienti e autonome

Le aziende che operano in settori chiave quali sanità, servizi di pubblica utilità, difesa e servizi di emergenza definiranno nuovi standard in merito a ciò che le reti autonome devono fornire. Operazioni con zero tempi di inattività, prevenzione dei guasti proattiva e mitigazione delle minacce integrata diventeranno imperativi imprescindibili per gli ambienti ad alto rischio. Gli Operatore di telecomunicazioni in grado di fornire un’automazione affidabile, sicura e resiliente acquisiranno un vantaggio competitivo e, così facendo, diventeranno non solo uno strumento di risparmio sui costi o di miglioramento delle prestazioni, bensì anche un fattore chiave di abilitazione della trasformazione digitale per i settori che dipendono da una connettività ininterrotta, oggi sottoposti a pressioni e minacce.

8. La crittografia quantum-ready e l’automazione dei certificati diventano essenziali

Il Threat Intelligence Report di Nokia di quest’anno ha rilevato che un numero preoccupante di Operatore di telecomunicazioni non è preparato ad affrontare le minacce alle proprie reti derivanti dal calcolo quantistico. Secondo il report, i rischi derivanti dal calcolo quantistico sono al penultimo posto tra i timori dei professionisti in merito alla sicurezza di rete. Nel 2026 sarà importante per gli operatori di rete adottare la crittografia e la gestione automatizzata dei certificati, misure che li aiuteranno a prepararsi in modo più efficace a un futuro quantum-ready. Tali sviluppi saranno particolarmente importanti per i clienti aziendali e dei mercati verticali, e soprattutto per la conformità normativa nei settori sensibili.

9. Le reti autonome saranno ridefinite intorno ai concetti di fiducia e resilienza

Giunti alle porte del 2026, le reti più avanzate non saranno quelle che automatizzano la maggior parte delle attività, bensì quelle che automatizzano ciò che conta: performance, sicurezza, resilienza e valore per i clienti. Le reti autonome rileveranno le intrusioni, mitigheranno i massicci attacchi DDoS, gestiranno le politiche crittografiche e ottimizzeranno energia e capacità. La fiducia (trust), anziché la semplice automazione, diventerà l’attributo caratterizzante delle reti di nuova generazione.

10. L’IA si evolverà in un livello di ragionamento di rete

Nel 2026, vedremo modelli di IA sempre più addestrati su conoscenze specifiche del dominio, dati operativi storici e comportamenti reali della rete al fine di contribuire a fornire agli operatori di rete insight più fruibili, un processo decisionale migliore e meccanismi più efficaci per guadagnarsi la fiducia sia dei clienti che degli enti regolatori. Via via che l’IA si trasforma da strumento per accelerare i processi a motore di ragionamento, diventa un fattore centrale (non opzionale) per le operazioni di rete di nuova generazione.

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