Spazio
D-Orbit lancia una nuova missione di ION Satellite Carrier
ION Satellite Carrier è un OTV progettato, realizzato e gestito da D-Orbit per trasportare satelliti in orbita e rilasciarli singolarmente in slot orbitali distinti e precisi nel più breve tempo possibile
D-Orbit, azienda leader nella logistica spaziale e nel trasporto orbitale, ha lanciato con successo la nuova missione del suo veicolo di trasporto orbitale (OTV), ION Satellite Carrier (ION), a bordo di un razzo Falcon 9. La missione Transporter-3 di SpaceX è stata lanciata dallo Space Launch Complex 40 della base spaziale di Cape Canaveral in Florida (Usa), in Florida. Lo stesso giorno, 1 ora 24 minuti e 30 secondi dopo il decollo, il veicolo ION è stato dispiegato con successo in un’orbita eliosincrona (SSO) a 500 km.
ION Satellite Carrier è un OTV progettato, realizzato e gestito da D-Orbit per trasportare satelliti in orbita e rilasciarli singolarmente in slot orbitali distinti e precisi nel più breve tempo possibile. ION può anche ospitare più payload di terze parti, come tecnologie innovative, esperimenti di enti di ricerca e strumenti che richiedano test in orbita.
Durante questa missione, soprannominata “DASHING THROUGH THE STARS”, ION rilascerà i veicoli spaziali dei clienti, eseguirà la dimostrazione in orbita dei payload a bordo e testerà e validerà diverse funzioni innovative che saranno disponibili per i clienti nelle missioni future.
Dopo il completamento delle consuete operazioni di lancio, messa in orbita e test dei satelliti (LEOP), ION inizierà la sua missione primaria di rilascio dei satelliti. Il manifesto di questa missione include di nuovo clienti da tutto il mondo, come Lockheed Martin, con un satellite sviluppato in collaborazione con la University of Southern California Space Engineering Research Center per il test di algoritmi complessi di elaborazione di visione, SatRevolution, con un gruppo di satelliti per l’osservazione della Terra e scopi scientifici, e il Czech Aerospace Research Centre (VZLU) in collaborazione con Spacemanic, che testerà tecnologie per future missioni della costellazione di satelliti cechi.
Una volta completata la fase di rilascio, ION inizierà la fase di dimostrazione in orbita dei payload a bordo, compresa la seconda fase di test della piattaforma cloud di D-Orbit, progettata per fornire capacità di calcolo, analisi ed archiviazione di dati distribuite ad alte prestazioni nello spazio. Per questa missione, D-Orbit lavora in collaborazione con Unibap e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per il test in orbita di uno strumento elettro-ottico iperspettrale, sviluppato dall’istituto di ricerca VTT.
La piattaforma permette ad operatori esterni di caricare ed eseguire applicazioni in cloud e carichi di lavoro AI per l’elaborazione di immagini non appena vengono create, permettendo l’invio dei risultati agli utenti in tempi record. La prima campagna di test, che ha avuto luogo durante la precedente missione di ION, ha eseguito con successo 23 applicazioni separate, compatibili con SpaceCloud, provenienti da una varietà di partner.
Questa fase della missione di test in orbita comprenderà anche la validazione di ARCA, un sistema operativo rafforzato con un servizio crittografico integrato e un sistema di gestione delle chiavi per fornire una protezione di sicurezza informatica end-to-end per le comunicazioni satellitari, sviluppato da CYSEC SA.
“L’inizio di una nuova missione è sempre emozionante, indipendentemente da quante volte ci si è passati – ha commentato Luca Rossettini, CEO di D-Orbit – ora, alcune delle attività sembrano quasi di routine, ma ci piace porci nuove sfide, raggiungere nuovi traguardi e offrire ai nostri clienti nuovi servizi avanzati in aggiunta a quelli già ben collaudati. Sono orgoglioso che i nostri servizi stiano aiutando l’ecosistema a crescere più velocemente: cooperazione è la nuova parola chiave per lo spazio, e questa missione è una dimostrazione che la cooperazione muove la crescita ben oltre la competizione”.
La missione, comprese le operazioni sui payload, sarà gestita dai controllori di missione di D-Orbit tramite Aurora, la suite software di controllo di missione proprietaria dell’azienda, basata su cloud, che consente agli operatori satellitari di gestire e controllare più payload contemporaneamente, da qualsiasi luogo del mondo, senza dover investire in proprio, risparmiando tutte le spese legate alla progettazione, allo sviluppo, al test, al rilascio e alla manutenzione del software.
A bordo del Falcon 9 anche il piccolo satellite sperimentale italiano Pilot-1, dell’Associazione Asimov (Associazione italiana modelli fedeli) di Varese – specializzata nella ricostruzione di modelli di navette spaziali – che verrà utilizzato per studi connessi con l’agricoltura di precisione.
D-Orbit ha lanciato il suo primo ION nel settembre 2020 a bordo di un lanciatore VEGA di Arianespace, seguito da altre due missioni effettuate nel gennaio 2021 e nel giugno 2021 rispettivamente a bordo delle missioni Transporter-1 e Transporter-2 di SpaceX. Con questa missione, l’azienda avrà lanciato nello spazio collettivamente più di 70 payload.
La prossima missione di ION Satellite Carrier è prevista per aprile 2022.
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