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Intelligenza artificiale

Google lancia AI Overview in Italia e riscrive le regole della ricerca online

Google lancia in Italia le AI Overview, risposte testuali generate dall’IA per semplificare le ricerche. È il primo passo verso la fase 2, l’AI Mode, che punta a trasformare il motore di ricerca in una chat interattiva e conversazionale

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Google su tablet
Google su tablet (© Firmbee - Pixabay)

L’arrivo delle AI Overview di Google in Italia, a partire dal 26 marzo, rappresenta un passo epocale nel modo di fruire le informazioni online. Con la nuova intelligenza artificiale generativa, il colosso di Mountain View introduce una modalità di risposta sempre più vicina alle esigenze degli utenti, anticipando quella che si preannuncia come la fase 2 della ricerca: l’AI Mode. Ecco che cosa cambia davvero e quali prospettive si aprono per il futuro di internet.

Che cosa sono le AI Overview di Google?

Le AI Overview sono risposte immediate e naturali che Google fornisce grazie a una versione dedicata della sua IA, nota come Gemini. Quando un utente digita (o pronuncia) una query, il motore di ricerca propone in primo piano un breve testo riassuntivo che attinge dai migliori risultati reperiti sul web.
Non sparisce la lista dei link, ma viene anticipata da questa sintesi testuale, utile a dare un colpo d’occhio immediato. Google spiega che, per tematiche particolarmente sensibili o in rapida evoluzione (come le breaking news), la nuova modalità potrebbe non comparire, lasciando spazio alla tradizionale ricerca per link.

La rivoluzione generativa, il ruolo di Gemini

Al cuore di questa trasformazione c’è Gemini, l’intelligenza artificiale generativa sviluppata da Google per restituire risposte in linguaggio naturale. Questo strumento si basa su una tecnologia in grado di comprendere domande complesse, elaborare fonti multiple e riformulare le risposte in modo chiaro e sintetico, con un approccio che mira a democratizzare la comprensione delle informazioni.

Vantaggi per gli utenti (e possibili rischi)

I benefici di questa evoluzione della Search sono molteplici:

  • Immediatezza: le informazioni chiave sono subito disponibili, facilitando una prima comprensione dell’argomento;
  • Maggiore accessibilità: grazie all’elaborazione in linguaggio naturale, anche chi non ha familiarità con i cosiddetti prompt può formulare domande più libere e articolate;
  • Incentivo alla curiosità: secondo i dati forniti da Google, la semplificazione delle ricerche stimolerebbe gli utenti a saperne di più.

D’altra parte, permane il timore di una “zero click search”, ovvero la possibilità che gli utenti si accontentino della risposta fornita dall’IA senza visitare direttamente i siti web, con possibili ripercussioni sulle fonti di traffico.

La fase 2: AI Mode

Oltre alle AI Overview, Google sta già sperimentando la fase 2 della sua ricerca, l’AI Mode. Questa funzione, al momento disponibile solo in test in alcuni Paesi, trasforma il motore di ricerca in una sorta di chat evoluta, nella quale l’utente può:

  • Formulare richieste articolate (ad esempio, confrontare prezzi o pianificare itinerari);
  • Chiedere chiarimenti sul contenuto della risposta stessa, in modo interattivo;
  • Consultare risorse online in tempo reale, mantenendo il contesto della conversazione.

L’obiettivo, come dichiarato da Elizabeth Reid, responsabile della Search di Google, è di rendere più semplice porre domande e stimolare ulteriori richieste di approfondimento.

Implicazioni per i media e il futuro del web

Con le AI Overview e l’eventuale consolidamento dell’AI Mode, i content creator e i media online si trovano di fronte a un interrogativo: il traffico organico calerà?

  • Studi di settore (come Gartner) prevedono una riduzione di circa il 25% delle visite sui siti entro il 2026, ipotizzando che molti utenti possano “fermarsi” alla risposta dell’IA.
  • Alcuni editori hanno tuttavia registrato un aumento del traffico nei Paesi dove le Overview sono già attive, a testimonianza che queste novità potrebbero anche espandere il pubblico che accede ai contenuti in modo più mirato.

Nuovi scenari per l’istruzione e l’apprendimento

Un tema delicato è come questi sistemi di intelligenza artificiale cambieranno il nostro rapporto con la conoscenza e, soprattutto, l’approccio educativo di scuole e università.

  • Apprendimento facilitato: fornendo risposte immediate e contestualizzate, le nuove ricerche potrebbero stimolare la curiosità e l’approfondimento;
  • Rischio di dipendenza: se tutto è a portata di clic (o di comando vocale), quanto rimarrà dell’esercizio di sintesi, memoria e analisi critica?

Google, però, è ottimista: l’accesso semplificato a informazioni di qualità potrebbe far rinascere nei più giovani il desiderio di scoprire, sperimentare e chiedere “perché?”.

L’arrivo delle AI Overview in Italia e la prospettiva di un’AI Mode sempre più integrata rappresentano un cambiamento significativo nel mondo della ricerca online. Da un lato, si aprono orizzonti di innovazione e semplicità d’uso; dall’altro, si impongono riflessioni sul destino di editori, content creator e sul futuro della formazione. Se è vero che l’intelligenza artificiale promette di agevolarci in molte operazioni, sarà essenziale mantenere viva la curiosità e l’approccio critico di fronte a un web che si fa sempre più interattivo e conversazionale.

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