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Intelligenza artificiale

L’automazione del futuro: gli agenti AI alla guida delle aziende

L’Agentic Process Automation sta trasformando l’automazione aziendale. Grazie agli agenti intelligenti e all’uso di Large Language Models, le aziende possono migliorare l’efficienza, ridurre i costi e restare competitive

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Automazione processi aziendali
Automazione processi aziendali (© Depositphotos)

L’automazione dei processi aziendali è in costante evoluzione, e la sua ultima frontiera si chiama Agentic Process Automation (APA). L’uso dell’intelligenza artificiale generativa e dei Large Language Models (LLM) sta trasformando l’automazione tradizionale in un ecosistema di agenti intelligenti capaci di prendere decisioni, adattarsi alle circostanze in tempo reale e interagire con altri agenti, senza la necessità di supervisione umana. Giammaria Ripoli, Head of Automation & Low Code presso Minsait, descrive questa innovazione come il prossimo passo verso l’ottimizzazione aziendale.

Giammaria Ripoli, Head of Automation & Low Code

Giammaria Ripoli, Head of Automation & Low Code

Dalla RPA all’APA, un salto evolutivo

La Robotic Process Automation (RPA) ha già rivoluzionato il modo in cui le aziende gestiscono i propri processi, portando a una riduzione dei costi e un aumento dell’efficienza. Tuttavia, l’integrazione dell’Intelligent Process Automation (IPA) ha rappresentato un passo in avanti, introducendo funzioni di intelligenza artificiale per supportare i processi decisionali. Ora, con l’arrivo dell’APA, si entra in una nuova dimensione.

L’APA non solo automatizza i processi, ma li trasforma, permettendo agli agenti autonomi di eseguire compiti complessi, interagire con altri sistemi e adattarsi a situazioni impreviste, migliorando significativamente l’efficienza aziendale. Ripoli sottolinea come, a differenza dell’IPA, l’APA non richiede supervisione umana e rappresenta un cambiamento radicale nell’automazione.

Tre fattori che stanno guidando l’APA

L’adozione dell’Agentic Process Automation è favorita da tre fattori chiave:

  1. Sistemi di intelligenza artificiale generativa: hanno potenziato l’IA “tradizionale” permettendo l’emergere di agenti intelligenti.
  2. Modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM): consentono agli agenti di comprendere e generare testi in modo naturale, rendendo le interazioni più fluide.
  3. Importanza dell’automazione: oggi più che mai, le aziende puntano su processi automatizzati per migliorare l’efficienza e restare competitive.

Lo stato dell’automazione in Italia

Nonostante il mercato globale della RPA sia in crescita costante, con un aumento del 22,1% nel 2023 secondo Gartner, molte aziende italiane sono ancora in ritardo nell’adozione di tecnologie avanzate. Secondo il Politecnico di Milano, il 60% delle grandi aziende italiane utilizza l’automazione dei processi, ma solo il 15% ha avviato progetti di automazione intelligente. Questa mancanza di innovazione può tradursi in un’inefficienza a lungo termine, con il rischio di perdere competitività su scala globale.

I benefici dell’Agentic Process Automation

L’APA apre nuove opportunità in diversi settori aziendali. Ripoli evidenzia che l’applicazione di agenti intelligenti in aree chiave, come l’assistenza clienti, la gestione della catena di approvvigionamento e il reclutamento del personale, può portare a significativi miglioramenti operativi. Inoltre, l’automatizzazione delle interazioni complesse e la capacità degli agenti di risolvere problemi in autonomia forniscono alle aziende un netto vantaggio competitivo.

Il Futuro dell’automazione è adesso

Le aziende che abbracceranno l’Agentic Process Automation non solo beneficeranno di una maggiore efficienza operativa, ma si posizioneranno in modo strategico per affrontare le sfide del futuro. Ripoli sottolinea che siamo di fronte a una nuova era tecnologica, dove l’intelligenza artificiale non sarà solo un supporto, ma un vero e proprio motore dell’innovazione.

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