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L’Influencer Marketing di FlyTrendy punta al B2B e arriva su LinkedIn

La piattaforma digitale italiana per la gestione e la pianificazione di campagne di influencer marketing su misura con risultati garantiti chiude il cerchio sulla propria offerta e conquista il principale social network professionale

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Adriano Di Giulio, CEO di FlyTrendy

L’Influencer Marketing (IM), veicolo di passaparola per la promozione di prodotti e servizi con raccomandazioni di terze parti, è sempre stato caratterizzato dalla tracciabilità e dalla misurazione dei risultati. Ma è sempre stato limitato al B2C, con una presenza quasi esclusiva dei canali Instagram e TikTok.

Oggi l’IM arriva anche al B2B con la nuova feature LinkedIn di FlyTrendy, la piattaforma digitale italiana per la gestione e pianificazione di campagne di influencer marketing su misura con risultati garantiti: coloro che dispongono di una reputation e di una relevance sufficientemente alte e di una target audience ben definita potranno essere coinvolti da ora in poi in campagne che includono anche la più nota piattaforma social professionale.

“Con questa feature intendiamo sfruttare il potenziale inespresso di Linkedin per raggiungere direttamente i decision maker aziendali lì dove queste fanno recruiting, promuovono i propri servizi e discutono dei temi più caldi nel proprio mercato di riferimento – ha commentato Adriano Di Giulio, CEO di FlyTrendy – Chi oggi ha competenza in uno specifico settore, esprime coerenza e affidabilità e ha un buon bacino di uditori, può efficacemente rappresentare una voce autorevole per i brand che vogliano parlare ad altri brand. Il ruolo del portavoce esperto risulta su LinkedIn ancora più fondamentale e la nostra piattaforma non fa altro che abilitarlo”. 

FlyTrendy ha infatti sviluppato una tecnologia che consente di impostare in maniera del tutto automatica il flusso di una campagna Influencer Marketing sul canale LinkedIn, dalla produzione del contenuto alla pubblicazione fino alla remunerazione e agli analytics. A essere reclutati saranno ovviamente coloro che già registrano una significativa brand affinity e che non dovranno fare altro che continuare a portare la propria testimonianza sul prodotto/servizio attraverso il proprio linguaggio, il proprio stile e le proprie competenze.

“Questa nuova feature andrà a erodere parte dei costosi investimenti a oggi attivi su LinkedIn con rendimenti a volte limitati, come le sponsorizzate, rappresentando un’ulteriore frontiera per il branded content – ha concluso Adriano Di GiulioE se fino a oggi poco o niente era stato fatto in maniera strutturata su LinkedIn in termini di Influencer Marketing, il nostro servizio è già operativo con le prime campagne lì dove gli esperti incontrano i decision maker”.

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