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Economia digitale

Massimizzare la potenza delle piante per decarbonizzare i data center

Rispetto al diesel, l’olio vegetale idrotrattato (HVO) permette di ridurre fino al 90% le emissioni di gas serra durante il ciclo di vita del carburante

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Carburanti rinnovabili
Carburanti rinnovabili ( © DepositPhotos)

Nel gennaio 2023, Amazon Web Services (AWS) ha iniziato la transizione all’olio vegetale idrotrattato (HVO), con i con i siti in Irlanda e Svezia tra i primi ad alimentare con questo carburante i generatori di backup – utilizzati per fornire energia di riserva nei rarissimi casi in cui la fonte principale di alimentazione venga interrotta – dei data center in Europa.

L’HVO è un combustibile rinnovabile, biodegradabile e non tossico che può essere ricavato da scarti di oli da cucina, oli vegetali e piante. Rispetto al diesel fossile, può ridurre le emissioni di gas serra fino al 90% durante il ciclo di vita del carburante. Inoltre, l’HVO e altri diesel rinnovabili hanno dimostrato di essere più compatibili con i macchinari industriali rispetto al biodiesel, in quanto non richiedono alcuna modifica ai sistemi di alimentazione e possono mantenere la stabilità anche con le temperature più rigide. Questa versatilità consente ad AWS di riempire i serbatoi dei suoi generatori di backup con l’HVO senza alcuna modifica e di utilizzare questo carburante in diverse regioni, anche in climi più freddi.

Assicurare una fornitura costante

In futuro, AWS intende utilizzare l’HVO in tutti i suoi data center in Europa ma, affinché questa transizione avvenga, è necessario assicurare una fornitura accessibile, costante e sostenibile. Ecco perché l’azienda sta contribuendo a sviluppare una catena di approvvigionamento globale, collaborando con organizzazioni locali come Certa in Irlanda, e sta investendo nell’acquisto di HVO proveniente solo da fonti rinnovabili, con materie prime tracciabili e non derivate da fonti che hanno un impatto su aree ad alta biodiversità.

Andrew Graham, Managing Director di Certa Ireland, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di lavorare con AWS per contribuire alla transizione verso le energie rinnovabili attraverso la fornitura del nostro HVO. La missione di Certa è quella di mettere a disposizione dei clienti soluzioni energetiche all’avanguardia e, come sostituto diretto del diesel convenzionale, il nostro HVO Bio Fuel consente di ridurre istantaneamente le emissioni di carbonio fino al 90%, senza bisogno di installare un generatore. Non vediamo l’ora di contribuire alla transizione energetica al fianco di AWS”.

Neil Morris, Director of Infrastructure Operations, Northern Europe, AWS ha dichiarato: “In AWS ci impegniamo e investiamo nella sostenibilità perché rappresenta un vantaggio per tutti: è un bene per il pianeta, per le attività, per i nostri clienti e la comunità. La transizione all’HVO è solo una delle tante strategie che stiamo attuando per migliorare la sostenibilità dei nostri data center, decarbonizzando le nostre operazioni per azzerare le emissioni entro il 2040: dieci anni di anticipo rispetto all’accordo di Parigi. Assumendo l’impegno di utilizzare HVO di provenienza sostenibile nei nostri data center, speriamo di aprire la strada ad altre aziende e di contribuire alla creazione di una catena di approvvigionamento globale che acceleri il cambiamento in tutta Europa, lavorando in collaborazione con altre organizzazioni.”

Il nostro impegno a raggiungere l’azzeramento delle emissioni di carbonio entro il 2040

Questa mossa rientra nell’impegno di Amazon di azzerare le emissioni di carbonio (net-zero carbon) entro il 2040, come indicato nel Climate Pledge, che abbiamo co-fondato nel 2019. Il Pledge conta oggi oltre 400 partecipanti, tra cui Best Buy, IBM, Microsoft, PepsiCo, Siemens, Unilever, Verizon e Visa. Con questa promessa, Amazon si è impegnato ad alimentare le proprie attività con il 100% di energia rinnovabile entro il 2025, con cinque anni di anticipo rispetto all’obiettivo iniziale del 2030. Secondo Bloomberg New Energy Finance, Amazon è il più grande acquirente aziendale di energia rinnovabile, una posizione che detiene dal 2020, e ora contiamo 401 progetti a livello globale, tra cui 164 parchi eolici e solari e 237 progetti fotovoltaici sui tetti delle strutture Amazon.

Oltre alla transizione verso l’HVO, Amazon sta investendo in opzioni di carburante alternative per decarbonizzare ulteriormente le operazioni. Ad esempio, abbiamo firmato un accordo con Plug Power, che, a partire dal 2025, fornirà idrogeno verde per le nostre attività di trasporto e costruzione. Continuiamo inoltre a trasformare la nostra rete di trasporti, inclusa l’elettrificazione dei nostri veicoli dedicati alla consegna; attualmente Amazon dispone di migliaia di veicoli elettrici per le consegne di Rivian in più di 100 città e regioni degli Stati Uniti, migliaia di furgoni elettrici che consegnano pacchi ai clienti in Europa e diverse partnership nell’area APAC. Inoltre, stiamo investendo 2 miliardi di dollari nello sviluppo di servizi e soluzioni di decarbonizzazione attraverso il Climate Pledge Fund.

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