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Cybersicurezza

Scoperta falla in WhatsApp, esposti 100 milioni di numeri di telefono

Una vulnerabilità scoperta dai ricercatori di Vienna ha esposto 100 milioni di numeri WhatsApp. Meta ha corretto il bug, ma gli esperti avvertono: possibile uso per truffe e database globali. Consigliate maggiori tutele privacy

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Whatsapp
Whatsapp (© Depositphotos)

Una recente indagine condotta dai ricercatori dell’Università di Vienna ha portato alla luce una vulnerabilità di WhatsApp che consentiva di estrarre fino a 100 milioni di numeri di telefono. Una falla che, secondo gli esperti, rappresenta un segnale d’allarme per l’intero settore della cybersecurity.
L’esposizione involontaria dei numeri ha inoltre permesso di confermare indirettamente la presenza di 3,5 miliardi di account attivi su WhatsApp in tutto il mondo.

La risposta di Meta: “Bug corretto, nessun abuso rilevato”

Meta ha comunicato di aver risolto rapidamente il problema, sottolineando di non aver riscontrato “alcuna evidenza di abusi”. Tuttavia, gli esperti invitano alla cautela: l’assenza di tracce non garantisce che la vulnerabilità non sia stata sfruttata prima della correzione.
Secondo Luis Corrons, Security Evangelist di Avast, un eventuale attacco orchestrato con prudenza avrebbe potuto passare inosservato, rendendo questo episodio un “quasi incidente” da non sottovalutare.

I rischi reali tra database globali e truffe mirate

Gli analisti di Avast spiegano che, pur non essendo possibile accedere alle chat private, la vulnerabilità avrebbe permesso di creare un registro globale degli utenti WhatsApp, potenzialmente contenente:

  • numeri di telefono,
  • tipo di dispositivo,
  • data di creazione dell’account,
  • foto profilo visibili pubblicamente.

Un archivio così dettagliato sarebbe un terreno fertile per truffe mirate, frodi aziendali e persino attività di sorveglianza politica nei Paesi dove l’uso di WhatsApp è soggetto a restrizioni.

Il problema della persistenza dei dati nei leak precedenti

Un dato preoccupante emerge dal confronto con il grande leak di Facebook del 2021: circa la metà dei numeri esposti allora risulta ancora attiva su WhatsApp.
La scarsa abitudine degli utenti a cambiare numero di telefono rende questi dati identificatori a lungo termine, capaci di facilitare futuri tentativi di truffa o il tracciamento delle attività online.

Come proteggere la propria privacy

Gli esperti ricordano che il numero di telefono è un dato sensibile e va trattato come tale. Tra le misure raccomandate:

  • modificare le impostazioni di privacy affinché solo i contatti possano vedere foto profilo e informazioni personali;
  • evitare di condividere il numero su piattaforme pubbliche;
  • utilizzare un numero secondario per annunci, acquisti o attività commerciali;
  • aggiornare regolarmente le impostazioni di sicurezza dell’app.

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