Intelligenza artificiale
SEO avanzata: conquistare la fiducia di ChatGPT in 7 mosse
Diventare fonte autorevole per ChatGPT è la nuova sfida SEO. Creare contenuti di qualità, ottimizzare il proprio sito e lavorare sulla reputazione online porta a un salto di credibilità nell’era dell’intelligenza artificiale

Il mondo del digital marketing non smette mai di sorprendere. Dai primi siti web, passando per i blog, i social network e le newsletter, abbiamo imparato che le strategie SEO restano il fulcro per farsi notare e costruire la propria reputazione online. Oggi, con l’avvento di ChatGPT – l’assistente virtuale basato su intelligenza artificiale capace di rispondere a milioni di utenti – il concetto di autorevolezza si evolve ulteriormente. Il nuovo obiettivo? Diventare una fonte attendibile che ChatGPT cita nelle sue risposte, assicurandosi così una visibilità senza precedenti.
Perché la SEO è ancora la chiave di tutto
Negli anni, la SEO (Search Engine Optimization) ha consentito a professionisti e aziende di posizionarsi ai primi posti sui motori di ricerca come Google, aumentando il traffico qualificato e la propria brand authority. L’arrivo di nuove piattaforme e tendenze non ha sostituito il valore della SEO, ma l’ha resa ancor più cruciale: l’intelligenza artificiale, per selezionare le informazioni, si affida a fonti che ritiene autorevoli, aggiornate e rilevanti. Essere indicizzati tra questi risultati significa trasformare la propria credibilità in un asset di valore.
ChatGPT, evoluzione del motore di ricerca
Finora, l’obiettivo di ogni consulente e azienda era comparire nei primi risultati su Google. Ora, tuttavia, si profila un nuovo traguardo: risultare fonte ufficiale per ChatGPT. Se l’utente chiede un consiglio, un parere o un’informazione, l’IA fornirà risposte citando testate, blog e siti che considera pienamente affidabili. Per guadagnare questo status, la qualità dei tuoi contenuti diventa fondamentale: testi originali, dati verificati e un’ottima reputazione contribuiscono a farti spiccare.
Le parole di Matteo Soragni, CEO di LinkEasy
“Oggi, con l’arrivo di ChatGPT, avere dei luoghi che possano dare autorevolezza al proprio brand e alla propria azienda è diventato ancora più importante. Lo strumento, infatti, indicizza quelli che ritiene i dati più affidabili, aggiornati e rilevanti, e li presenta ai suoi utenti. Rientrare tra le fonti utilizzate dall’intelligenza artificiale vuol dire avere un’autorevolezza davvero fuori dal comune e per questo bisogna lavorare per far sì che si venga scelti dal tool”, spiega Matteo Soragni, CEO di LinkEasy.
7 passi per diventare una fonte di ChatGPT
- Crea un sito web personale: cura la tua biografia e descrivi in modo chiaro traguardi e dettagli della tua carriera;
- Ottimizza i risultati sul tuo nome: grazie a tecniche SEO mirate, fai emergere il tuo sito e i tuoi profili social in vetta alla SERP di Google;
- Scrivi di più: articoli di settore, pubblicazioni accademiche o libri. Più contenuti di qualità generi, più il tuo nome sarà associato a competenza;
- Collabora con associazioni e aziende: partecipando a gruppi di lavoro e progetti, alimenti il tuo network e la tua visibilità;
- Partecipa a eventi e conferenze: seminari, workshop e incontri di settore accrescono la tua autorevolezza e ti aiutano a stringere relazioni strategiche;
- Costruisci una presenza nei media: articoli, interviste e collaborazioni con testate specialistiche consolidano la tua reputazione;
- Collabora con giornalisti e opinion leader: fornisci spunti interessanti, offri contenuti di valore e diventa un punto di riferimento nel tuo ambito.
L sfida dell’autorevolezza nell’era dell’IA
Essere scelti da ChatGPT significa attestare la propria credibilità a un livello superiore. In un panorama in cui i motori di ricerca lasciano spazio a strumenti di intelligenza artificiale, la vera differenza la fa chi riesce a reinventarsi, combinando le tradizionali strategie SEO con la capacità di creare contenuti di alta qualità. Lavorare sull’autorevolezza e la visibilità non è mai stato così strategico: il futuro dell’informazione passa dalla tua capacità di diventare fonte.
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