Cybersicurezza
Sicurezza digitale, italiani sempre più preoccupati
Una ricerca Mastercard 2025 rivela che la sicurezza digitale è una priorità crescente per gli italiani: aumentano le frodi, cresce l’impatto dell’IA e la popolazione chiede più formazione e strumenti di protezione
La sicurezza digitale è diventata un elemento centrale nella vita quotidiana degli italiani. Lo conferma una nuova ricerca di Mastercard, che evidenzia come il tema della cybersicurezza sia ormai parte delle conversazioni settimanali per oltre il 56% degli italiani, un dato superiore alla media europea (53%).
Il tema è così rilevante da entrare persino nelle dinamiche familiari: il 47% degli intervistati afferma infatti di aver discusso di sicurezza online anche “a tavola”.
Preoccupazione crescente in un contesto sempre più complesso
Condotto nel settembre 2025 da Harris Poll in cinque Paesi europei, lo studio mostra un quadro chiaro: il 71% degli italiani oggi si sente più preoccupato rispetto a due anni fa per i rischi legati alla sicurezza informatica.
Un dato ancora più significativo riguarda la percezione di vulnerabilità: il 67% ritiene più difficile proteggere i propri dati digitali rispetto alla sicurezza della propria abitazione.
Giovani più esposti, la nuova geografia delle frodi
Secondo la ricerca, il 77% degli italiani ha ricevuto almeno un tentativo di truffa nell’ultimo anno. Ma il vero dato di rottura riguarda i comportamenti delle fasce più giovani.
Il 35% della Gen Z, infatti, ammette di aver interagito con una comunicazione fraudolenta, seguita dal 28% dei Millennial.
Le frodi più diffuse includono shopping e retail (36%), schemi di investimento e criptovalute (31%), furti di identità (31%), truffe sentimentali (27%), frode nei viaggi (22%) e biglietti falsi (18%).
Tra chi è caduto in trappola durante lo shopping online, il 69% ha riportato una perdita economica, con il 40% che ha perso 100 euro o più.
L’IA cambia lo scenario delle minacce
L’intelligenza artificiale rappresenta uno degli elementi più critici del nuovo panorama digitale.
Per i consumatori italiani, i contenuti fake generati dall’IA sono la seconda maggiore minaccia per il futuro, subito dopo i profili falsi sui social media.
Eppure solo il 6% dichiara di sentirsi davvero in grado di riconoscere queste nuove forme di truffa.
Vittime silenziose: vergogna e difficoltà nel chiedere aiuto
La crescente sofisticazione delle frodi sta minando anche la fiducia personale.
Il 65% afferma che le truffe sono diventate più difficili da individuare, mentre il 46% si sentirebbe imbarazzato nel confessare di essere stato raggirato.
Paradossalmente, solo il 27% giudicherebbe negativamente qualcun altro nella stessa situazione.
Chi ispira fiducia
Nel valutare chi può realmente proteggere i consumatori, gli italiani indicano:
- banche (65%);
- circuiti di carte di credito (59%);
- istituzioni governative (57%).
Il 66% ritiene addirittura che il proprio fornitore finanziario sia più capace di loro nel prevenire transazioni fraudolente.
Come gli italiani cercano di proteggersi
Gli utenti stanno diventando più attenti e attivi. Il 67% controlla i mittenti delle e-mail, il 63% aggiorna regolarmente app e software, il 58% verifica le comunicazioni sospette, e il 54% utilizza password complesse.
Nonostante ciò, il 69% si dichiara interessato a percorsi formativi dedicati alla difesa dalle truffe, segno di un forte bisogno di competenze.
La visione di Mastercard: protezione, collaborazione e innovazione
Per Luca Corti, Country Manager Italia di Mastercard, la sicurezza digitale è ormai “un elemento centrale nella quotidianità” e richiede una responsabilità condivisa tra individui, imprese e istituzioni.
Mastercard ha investito oltre 10,6 miliardi di dollari dal 2018 in tecnologie per la cybersecurity, tra acquisizioni strategiche e soluzioni avanzate.
Tra le iniziative principali:
- Mastercard Threat Intelligence, grazie all’acquisizione di Recorded Future;
- sistemi di rilevazione frodi basati su IA;
- l’European Cyber Resilience Center (ECRC), hub europeo per la condivisione dei dati sulle minacce.
Un futuro digitale che richiede consapevolezza e strumenti affidabili
Il quadro delineato dalla ricerca è chiaro: in un ecosistema digitale sempre più sofisticato, la vera sicurezza nasce dall’unione di tecnologia, educazione e cooperazione.
Gli italiani chiedono strumenti efficaci, più formazione e un ecosistema capace di offrire protezione senza rinunciare alla libertà di muoversi online.
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