Economia digitale
Trasformazione digitale delle PMI in Europa, Italia in ritardo (21° posto su 27)
L’Italia scivola da 19° al 21° posto nel digital delle PMI UE, con ritardi in e-commerce, competenze e AI. Nord Europa in testa
Il panorama della digitalizzazione delle PMI europee si fa sempre più complesso, con una crescente polarizzazione tra Nord e Sud dell’Europa. Secondo lo SME Digital Growth IndeX 2024 – Driving EU Business Growth Through Digital Transformation, presentato da Webidoo Insight Lab, i Paesi nordici e insulari mantengono saldamente il comando in termini di digitalizzazione, mentre altre economie, tra cui l’Italia, faticano a tenere il passo.
La classifica 2024: Danimarca, Malta e Svezia al top
Danimarca (63,4%), Malta (60,1%) e Svezia (59,2%) confermano il loro posizionamento di vertice nell’indice, grazie a un mix di competenze digitali elevate, utilizzo estensivo dell’e-commerce e un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia. All’estremo opposto, Romania (23,5%), Bulgaria (24,6%) e Slovacchia (31,5%) chiudono la classifica, evidenziando un divario significativo rispetto ai Paesi leader.
L’Italia scivola al 21° posto
Nel 2024, l’Italia arretra dal 19° al 21° posto su 27 Paesi, con un punteggio del 36,1% rispetto alla media UE del 40,2%. Il rallentamento non riguarda solo l’indice complessivo, ma anche singole dimensioni chiave come il commercio digitale, la presenza online, le competenze digitali e l’adozione dell’Intelligenza Artificiale (AI). In confronto ai Paesi più avanzati, il gap italiano si amplia, evidenziando la necessità di strategie mirate e investimenti strutturali.
I fattori critici in Italia
Commercio digitale: Appena il 18,5% delle PMI italiane utilizza l’e-commerce, contro il 22,2% della media UE, e si ferma al 7,3% il commercio transfrontaliero. Numeri molto più bassi di quelli della Lituania (38,3%) o della Svezia (37,1%).
Competenze digitali: Con il 26%, l’Italia è sotto la media UE del 33%. Paesi come Finlandia (44%) e Danimarca (52%) rappresentano un benchmark difficilmente raggiungibile senza un piano di formazione e aggiornamento costante.
Presenza digitale: Il 27,8% delle PMI italiane investe in pubblicità online (media UE 27,9%), mentre il 54,8% sfrutta i social media (UE 58,1%). Qui spiccano Malta (57,7%) e Danimarca (81,4%), dimostrando che l’Italia ha ancora margine per espandere le proprie attività digitali.
Intelligenza Artificiale: Solo il 4,7% delle PMI italiane adotta soluzioni di AI, ben al di sotto del 7,4% UE, e lontana dalle performance di Danimarca (14,1%) e Belgio (12,5%).
Ungheria in crescita, Francia in calo
All’interno del quadro europeo, si registrano esempi virtuosi come l’Ungheria, che balza dal 23° al 15° posto grazie a un miglioramento nell’e-commerce e nell’infrastruttura tecnologica. Al contrario, la Francia scende dal 20° al 24°, incontrando difficoltà sul fronte del commercio digitale e delle competenze digitali.
Il ruolo del digital export e le prospettive future
Un capitolo a parte merita l’export digitale, approfondito nel report attraverso il Barometro Europeo 2024 dell’export e della trasformazione digitale. Secondo uno studio di Alibaba.com, il 74% delle PMI europee prevede un aumento delle vendite internazionali nel prossimo anno. I fattori chiave? Lo sviluppo di strategie di vendita online (36%), accordi di partnership (18%) e trend di mercato favorevoli (16%).
La crescita dell’export digitale sottolinea come Commercio Digitale e Presenza Digitale rappresentino elementi essenziali per conquistare nuovi mercati. L’Italia, per rimettersi in carreggiata, deve investire con decisione in questi settori, puntando anche su tecnologie avanzate come l’AI per ottimizzare processi e incrementare l’efficienza.
Le raccomandazioni del report per l’Italia
Il report “SME Digital Growth IndeX 2024 – Driving EU Business Growth Through Digital Transformation” di Webidoo Insight Lab evidenzia alcune azioni prioritarie:
- Rafforzare la presenza digitale: investire in pubblicità online, social media ed e-commerce, guardando con maggiore interesse al commercio transfrontaliero;
- Accelerare l’adozione dell’AI: l’intelligenza artificiale può diventare un vantaggio competitivo chiave, migliorando produttività e posizionamento sul mercato;
- Potenziare le competenze digitali: formazione continua e aggiornamento dei lavoratori per sfruttare appieno le tecnologie emergenti.
Solo attraverso un approccio integrato e ambizioso, l’Italia potrà colmare il divario con i Paesi leader e contribuire alla crescita economica complessiva dell’intero ecosistema imprenditoriale nazionale.
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