Fintech
Utility NFT, al via 1°progetto italiano: Marco Montemagno lancia Monty Lab
Basati su un concept artistico di Giovanni Motta, gli NFT daranno la possibilità di accedere ad eventi e servizi esclusivi. Al via le vendite dal 02.02.2022
Nasce Monty Lab, il primo progetto italiano di Utility NFT che va oltre i confini dell’arte: 10.000 NFT “Crazy Fury” basati su un concept artistico di Giovanni Motta, che, oltre ad essere pezzi unici da collezione, daranno la possibilità di accedere ad eventi e servizi esclusivi per la community di Marco Montemagno – fondatore di startup come Blogosfere, 4books e Competenze con una presenza social di milioni di follower.
Sarà possibile acquistare gli NFT a partire dalle h 22 del 02.02.2022 e, una volta acquistati, i proprietari degli NFT avranno la possibilità di iscriversi anche al Monty Lab.
Cos’è Monty Lab
Monty Lab nasce con lo scopo di abbracciare e sperimentare i vantaggi dell’universo crypto e NFT, creando un rapporto diretto e reciprocamente vantaggioso per la community da oltre 3 milioni di follower di Montemagno.
Gli NFT Crazy Fury sono uno strumento di investimento su progetti che possono accrescere il loro valore nel tempo, ma anche un certificato di identità digitale, per chi condivide gli stessi valori e interessi. Una porta d’accesso a contenuti, iniziative, eventi. Con il vantaggio di poter essere rivenduti sul mercato, non solo come crypto-arte, ma anche come pass per una serie di attività.
Lo scopo della collezione non è quello di fare sold out in tempi record, ma avviare un progetto pionieristico con una visione di lungo periodo: convertire ai paradigmi della blockchain l’intero ecosistema di business creato da un imprenditore o da un’azienda (eventi, contenuti, progetti editoriali) e diffondere gli strumenti e la cultura crypto, ad oggi appannaggio di una nicchia di esperti e appassionati.
Monty Lab è stato realizzato in partnership con The Nemesis, piattaforma di riferimento per il mercato del metaverso, nell’ottica di esplorare questa dimensione con diverse attività dell’ecosistema Monty.
A cosa danno accesso gli NFT Crazy Fury
I possessori di NFT Crazy Fury non acquisiscono solo la proprietà di una creazione di arte digitale unica. Se decideranno di iscriversi al MontyLab, l’investimento infatti, darà loro per i prossimi 3 anni, anche diversi bonus:
- accesso esclusivo al gruppo Telegram Monty Lab, presidiato da Montemagno, per confrontarsi direttamente con altri membri della community su evoluzioni, applicazioni e strategie NFT per aziende e imprenditori
- un grande evento annuale di due giorni
- videocall mensili di gruppo con Monty e la community Crazy Fury, per interagire live e senza barriere
- sconti del 50% sugli abbonamenti a Competenze e 4books
- sconto del 30% per la creazione di un Metaverse Custom su The Nemesis
- accesso prioritario alle nuove collezioni di NFT esperienziali “limited edition” disponibili da marzo, che includeranno una serie di esperienze con Montemagno
- accesso esclusivo al nuovo libro di Montemagno “365 lezioni che ho imparato da 365 persone straordinarie”, distribuito solo via NFT, da giugno 2023
- ulteriori attività e bonus che saranno comunicati periodicamente, accessibili in esclusiva dai proprietari degli NFT
Come comprare gli NFT Crazy Fury
Gli NFT saranno in vendita a partire dalle h 22 del 02.02.2022 (le registrazioni sono attive su marcomontemagno.com).
“Il mondo crypto e NFT soffre ancora di pregiudizi e di tutte le problematiche di una tecnologia agli esordi e i suoi paradigmi restano incomprensibili per la gran parte dei non addetti ai lavori: se ne parla molto, ma pochi “fanno”. Per questo abbiamo scelto di testare sul campo un progetto di Utility NFT come strategia di business, per valorizzare il rapporto con la nostra community e fare da apripista per tutti i professionisti e le aziende che vogliono affrontare questo mondo senza avere necessariamente una vena artistica” ha spiegato Marco Montemagno. “Il fenomeno sta esplodendo rapidamente: ogni azienda dovrebbe avere una strategia NFT per i prossimi anni, o rischierà di essere travolta da un’onda ancora più dirompente di quello che fu internet 20 anni fa.”
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