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Walled Garden, la sfida per la sopravvivenza degli editori premium

Gli editori premium devono affrontare la minaccia dei walled garden e dell’IA. Personalizzazione, diversificazione delle entrate e integrazione dell’IA sono le chiavi per riconquistare il pubblico e garantire la sostenibilità dell’open web

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Editoria digitale - Walled Garden, la sfida per la sopravvivenza degli editori premium
Editoria digitale (© Depositphotos)

Negli ultimi anni, gli editori digitali hanno visto aumentare le minacce provenienti dai walled garden, ambienti chiusi e controllati come quelli offerti da giganti come Facebook, Google, Amazon e Apple. Questi colossi stanno sottraendo pubblico e risorse agli editori tradizionali, minacciando la sostenibilità dell’open web. Un’analisi approfondita di Stephanie Himoff, EVP of Global Publishers di Outbrain, evidenzia come gli editori possono rispondere a queste sfide e riprendere il controllo del loro pubblico e delle loro entrate.

Stephanie Himoff - Outbrain

Stephanie Himoff – Outbrain

La crisi degli editori: tra IA e walled garden

Uno dei principali cambiamenti nel panorama digitale è l’ascesa dell’intelligenza artificiale (IA). Secondo una ricerca recente di Press Gazette, in America, un quarto delle ricerche relative alle news ha visto la produzione di testi scritti dall’IA, spingendo gli articoli editoriali tradizionali più in basso nelle pagine di ricerca. Questa tendenza preoccupa fortemente gli editori, che vedono ridursi la loro visibilità e, di conseguenza, i loro introiti.

La personalizzazione come risposta al caos

Gli editori premium hanno la possibilità di differenziarsi offrendo esperienze personalizzate e interattive, andando oltre la semplice protezione del brand. La deprecazione dei cookie rappresenta un’opportunità per gli editori di utilizzare creativamente i loro dati di prima parte, migliorando il customer journey e proponendo pubblicità più pertinente e contestuale. I contenuti video verticali, per esempio, rappresentano una risposta efficace ai nuovi comportamenti dei consumatori, soprattutto tra le giovani generazioni, che preferiscono consumare video sui loro dispositivi mobili.

Diversificare le fonti di reddito: una necessità strategica

Un altro aspetto cruciale per gli editori è la necessità di diversificare i loro flussi di reddito. Fare affidamento esclusivamente sulla pubblicità non è più sostenibile. Modelli di business alternativi, come il marketing di affiliazione e l’e-commerce, hanno già dimostrato di poter portare risultati significativi. Un esempio di successo è quello di Time Out Magazine, che ha saputo trasformarsi in un brand globale di contenuti, capitalizzando sul proprio valore.

L’adozione dell’IA come strumento di sopravvivenza

Paradossalmente, ciò che minaccia l’esistenza degli editori, l’intelligenza artificiale, potrebbe anche essere la chiave della loro sopravvivenza. L’IA offre strumenti potenti per l’automazione, la cura dei contenuti e la gestione della SEO, migliorando l’efficienza e la personalizzazione delle esperienze utente. Tuttavia, per far sì che l’IA diventi un vantaggio competitivo, gli editori devono integrarla strategicamente nei loro processi, mantenendo sempre al centro l’apporto umano.

Il ruolo insostituibile degli editori premium

Nonostante le difficoltà, gli editori premium conservano un ruolo insostituibile nel panorama digitale. In un’epoca caratterizzata da incertezze tecnologiche, tensioni geopolitiche e disinformazione, gli spazi editoriali di alta qualità rappresentano un rifugio sicuro per i brand, garantendo un ambiente attento alla privacy e un pubblico autentico e coinvolto.

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