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Cybersicurezza

Web tracking in crescita, oltre un milione di tentativi al giorno

Un’analisi di Kaspersky ha rilevato oltre 38 miliardi di casi di web tracking tra il 2023 e il 2024. I dati raccolti, utilizzati per personalizzare l’esperienza utente, evidenziano la crescente pervasività dei principali servizi di tracciamento online

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Raccolta dati da utenti - Web tracking in crescita, oltre un milione di tentativi al giorno
Raccolta dati da utenti (© Depositphotos)

La raccolta di dati online è diventata una pratica quotidiana che coinvolge miliardi di utenti in tutto il mondo. Secondo una recente analisi di Kaspersky, tra luglio 2023 e giugno 2024 sono stati rilevati oltre 38 miliardi di tentativi di web tracking a livello globale, con una media di oltre un milione di casi al giorno. Questi dati mettono in evidenza la crescente pervasività dei sistemi di tracciamento che monitorano il comportamento degli utenti su internet.

Cosa significa web tracking?

Il web tracking consiste nel raccogliere informazioni sulle attività online degli utenti, come la navigazione sui siti web, il tempo trascorso su determinate pagine, i clic e i movimenti del mouse. Questi dati vengono poi analizzati per ottenere insight su comportamenti e preferenze, utilizzati dalle aziende per personalizzare l’esperienza utente e ottimizzare le proprie campagne pubblicitarie.

I principali attori nel web tracking

Lo studio di Kaspersky si è focalizzato su 25 tra i principali servizi di tracciamento, tra cui strumenti di aziende come Google, New Relic e Microsoft. Tra i più pervasivi, spiccano:

  • Google Display & Video 360, con una quota del 25,47% in Asia meridionale;
  • Google Analytics, dominante in America Latina (14,89%);
  • YouTube Analytics, con la più alta attività in Asia meridionale (12,71%).

La funzione Do Not Track di Kaspersky

I prodotti Kaspersky sono dotati di una funzione chiamata “Do Not Track” (DNT), che blocca gli elementi di tracciamento sui siti web. Questo strumento ha permesso di monitorare il comportamento dei tracker e di scoprire l’entità della raccolta dati a livello mondiale. I tracker di Google, ad esempio, sono onnipresenti e dominano in gran parte delle regioni analizzate, con alcune eccezioni dove prevalgono soluzioni locali, come in Corea del Sud e Russia.

Rischi e protezione della privacy online

La presenza capillare di questi sistemi di tracciamento non è priva di rischi. Come sottolinea Flavio Negrini, Web Data and Privacy Analysis Group Manager di Kaspersky, l’aumento del numero di organizzazioni che raccolgono e analizzano dati comporta un maggior rischio di violazioni. Proteggere i propri dati personali diventa quindi essenziale per ogni utente.

Le grandi aziende tecnologiche hanno interesse a preservare la sicurezza dei dati raccolti, ma la responsabilità principale rimane nelle mani degli utenti. È fondamentale prestare attenzione alle piattaforme utilizzate e adottare misure di protezione come l’utilizzo di strumenti per il blocco del tracciamento e una gestione consapevole della privacy online.

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