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Aziende italiane e Intelligenza Artificiale, un ritardo da colmare

Un rapporto Minsait-Luiss rivela che solo il 22% delle aziende italiane ha un piano di sviluppo per l’Intelligenza Artificiale. Ostacoli principali: mancanza di competenze e infrastrutture tecnologiche adeguate, con necessità di strategie integrate

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Intelligenza artificiale e crescita aziendale - Aziende italiane e Intelligenza Artificiale, un ritardo da colmare
Intelligenza artificiale e crescita aziendale (© Depositphotos)

L’Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando il panorama aziendale globale, offrendo nuove opportunità di crescita e innovazione. Tuttavia, un recente rapporto Minsait-Luiss intitolato “Intelligenza Artificiale in Italia – La rivoluzione che sta cambiando il business” evidenzia che le aziende italiane sono in ritardo nell’adozione dell’AI. Solo il 22% delle imprese italiane dispone di un piano di sviluppo dell’AI coerente con le proprie strategie aziendali.

Il potenziale dell’AI nei modelli di business

I modelli di AI possono rivoluzionare vari settori aziendali, dalla conoscenza dei trend di mercato tramite analisi predittive al decision making e all’automazione dei processi di routine. Inoltre, l’AI può ottimizzare i servizi alle persone e migliorare la gestione delle risorse. Nonostante questo potenziale, molte aziende italiane non hanno ancora sviluppato una solida base tecnologica per supportare l’integrazione agile dell’AI.

Motivazioni e ostacoli all’adozione dell’AI

L’efficienza operativa è la motivazione principale (25%) per l’adozione dell’AI nelle aziende italiane, seguita dalla volontà di migliorare l’esperienza dei clienti (20%). Tuttavia, solo il 13% delle imprese utilizza l’AI per trasformare radicalmente il proprio modello di business o l’offerta di prodotti e servizi.

Uno dei principali ostacoli all’adozione dell’AI è il deficit di competenze specializzate (19%) e la mancanza di fattori tecnologici abilitanti (16%). Le figure professionali come il Ricercatore dell’AI e il Data Scientist sono tra le più richieste, con tre aziende su quattro alla ricerca di questi talenti.

Settori di applicazione dell’AI e regolamentazione

Il settore legale e quello del marketing sono tra i principali ambiti di applicazione dell’AI in Italia. Il 50% delle aziende utilizza l’AI per la gestione e l’analisi documentale nel settore legale, mentre il 45% ne fa uso in ambito marketing e vendite. Anche l’area IT e quella ESG (Environmental, Social & Governance) beneficiano dell’AI, con applicazioni che vanno dalla scrittura del codice alla sicurezza informatica e al monitoraggio delle performance ambientali.

Un ulteriore ostacolo all’adozione dell’AI è la scarsa conoscenza del quadro legislativo (60%) e l’instabilità percepita delle normative (13%). L’approvazione dell’AI Act da parte dell’Unione Europea rappresenta un passo importante per bilanciare innovazione e gestione dei rischi. Tuttavia, per una AI responsabile, è necessaria una forte partnership pubblico-privata che coinvolga imprese, mondo accademico, società civile e istituzioni pubbliche.

Prospettive future

Le aziende italiane devono accelerare il passo nell’adozione dell’AI per non rimanere indietro rispetto ai concorrenti internazionali. È essenziale investire in competenze specializzate e infrastrutture tecnologiche adeguate. Solo attraverso una strategia integrata e una collaborazione interdisciplinare sarà possibile sfruttare appieno il potenziale dell’Intelligenza Artificiale, trasformando il modo di fare business e migliorando la competitività a livello globale.

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