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Pubblicità su streaming e CTV, perché sta catturando l’attenzione degli italiani

Nel 2024, la pubblicità in TV italiana raggiungerà 4,3 miliardi di euro, con una crescita significativa della Connected TV (CTV) del 21%. Il 76% degli italiani preferisce servizi di streaming con pubblicità, evidenziando un cambiamento nel panorama pubblicitario

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Streaming e CTV
Streaming e CTV (© Depositphotos)

La pubblicità televisiva sta attraversando una fase di trasformazione significativa, alimentata dall’adozione crescente della Connected TV (CTV) e dai servizi di streaming. Secondo l’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano, la pubblicità televisiva in Italia raggiungerà un valore di 4,3 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 6% rispetto al 2023. Questo rappresenta il 39% dell’intera pubblicità italiana, segnalando una crescita solida e continua del settore.

Il fenomeno della Connected TV (CTV)

La crescita più significativa è attribuita alla Connected TV (CTV), che nel 2024 si prevede raggiungerà i 568 milioni di euro, con un aumento del 21% rispetto all’anno precedente. A livello europeo, il tasso di crescita della CTV è ancora più impressionante, pari al 23,5% secondo l’AdEx Benchmark 2023 di IAB Europe. La CTV sta superando altri formati video non-social, diventando un elemento cruciale nelle strategie pubblicitarie.

La preferenza degli italiani per la TV in streaming

Un recente studio di The Trade Desk ha rivelato che il 76% dei telespettatori italiani è disposto ad accettare contenuti pubblicitari nei servizi di streaming come PrimeVideo, Netflix e Disney+, in cambio di un servizio più economico o gratuito. Questo dato evidenzia una forte apertura verso la pubblicità in streaming, con 3 italiani su 4 che prestano attenzione agli spot senza cambiare canale o distrarsi. Al contrario, la TV tradizionale riesce a catturare la massima attenzione solo di 1 italiano su 3.

Percentuale di attenzione e piattaforma

Percentuale di attenzione e piattaforma

Implicazioni per il futuro della pubblicità

Secondo Nicola Spiller, Direttore dell’Osservatorio Internet Media, il 2024 sarà l’anno in cui la TV 2.0 entrerà nei piani di comunicazione come mezzo mainstream. Il formato video è percepito come il più efficace e coinvolgente, offrendo un’opportunità unica per gli inserzionisti di raggiungere e coinvolgere le audience in modo innovativo.

La crescita della pubblicità in Connected TV e la preferenza degli italiani per i servizi di streaming rappresentano una svolta cruciale per il mercato pubblicitario. La capacità di catturare l’attenzione del pubblico e l’integrazione di contenuti pubblicitari mirati renderanno la CTV un elemento indispensabile nelle strategie future.

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