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Cybersecurity aziendale: perché serve proteggere sia i sistemi che le persone

Firewall e antivirus non bastano: scopri perché la sicurezza informatica parte dai comportamenti umani e come proteggerti con formazione tecnica e anti-phishing

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Cybersecurity aziendale: perché serve proteggere sia i sistemi che le persone
Cybersecurity aziendale: perché serve proteggere sia i sistemi che le persone

Hai investito in un firewall potente, aggiornato l’antivirus, blindato il cloud. Eppure, ti basta un clic sbagliato su un’e-mail trappola per mandare tutto in fumo.

Benvenuto nel mondo reale della cybersecurity, dove il pericolo più grande non è sempre un hacker nascosto dietro a una tastiera, ma il comportamento inconsapevole di chi lavora in azienda.

Ed è qui che serve cambiare approccio: la protezione digitale non può basarsi solo su soluzioni tecniche. Serve una strategia che metta al centro anche le persone.

La sicurezza è (anche) una questione di testa

Secondo il report annuale di IBM, oltre il 90% delle violazioni informatiche parte da un errore umano. Non da un buco nel sistema. Non da un malware potentissimo. Ma da una persona che apre un allegato sospetto, clicca su un link truffa, o riutilizza una password banale su più piattaforme.

Troppo spesso, le aziende si concentrano solo su antivirus, firewall, VPN e sistemi di monitoraggio avanzati. Tutto giusto, ma incompleto.

Serve una cultura della sicurezza condivisa in ogni reparto. Per questo, oltre a investire in infrastrutture, dovresti considerare anche un corso cybersecurity online che aiuti il tuo team IT a proteggere endpoint, reti e cloud in modo integrato.

Il phishing è il nuovo cavallo di Troia

Sai qual è l’attacco informatico più diffuso oggi? Il phishing. Non servono exploit sofisticati: basta una mail ben scritta. Lo sa chiunque lavori in un’azienda dove arrivano decine di e-mail al giorno da mittenti sconosciuti, fornitori, clienti.

  • Il 91% degli attacchi parte da un’e-mail.
  • Spesso si tratta di una finta comunicazione bancaria, un documento da firmare o una richiesta urgente dal “capo”.

E indovina? Nessun antivirus lo blocca se il dipendente clicca. Qui entra in gioco la formazione anti phishing: un investimento che può salvare migliaia di euro e la reputazione aziendale.

Cybersecurity: un problema quotidiano, una soluzione concreta

Non serve aspettare l’attacco per capire quanto sei vulnerabile. Ecco alcune domande che dovresti porti subito:

  • I tuoi dipendenti sanno riconoscere una mail di phishing?
  • I dati aziendali nel cloud sono crittografati e accessibili solo con autenticazione forte?
  • Hai una policy chiara su dispositivi personali e accesso remoto?
  • Tutti sanno cosa fare in caso di incidente?

Se hai risposto “no” a una sola di queste domande, sei già esposto. Ma non è troppo tardi per intervenire.

Conclusione: proteggere le persone è proteggere l’azienda

Non serve essere un esperto IT per fare la tua parte nella sicurezza informatica. Serve una mentalità nuova: ogni clic conta. Ogni comportamento può fare la differenza tra operatività e disastro.

Proteggi i tuoi sistemi, sì. Ma soprattutto, forma chi quei sistemi li usa ogni giorno. Perché la sicurezza non è solo questione di firewall, ma anche di comportamenti consapevoli.

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