Fintech
Fintech: 752 milioni erogati da Opyn nel 2022, nel 2023 assumerà 25 persone
Nel 2022 la società ha aumentato l’organico dell’80%, la rete commerciale del 40%, ha erogato prestiti per oltre 752 milioni di euro e ha visto il fatturato crescere più del doppio rispetto all’anno precedente
Sono circa 25 le assunzioni previste nel piano di crescita di quest’anno di Opyn, la fintech italiana specializzata nel lending per le imprese e nell’offerta della tecnologia as a service a banche, asset manager e corporate. La società – nel cui capitale figurano Gruppo Azimut, P101, Banca Valsabbina e Gruppo Italmondo, e che ha stretto accordi con alcune delle principali istituzioni finanziarie del Paese tra cui Intesa Sanpaolo – nel 2022 ha accelerato il suo percorso di crescita, segnando un incremento dei prestiti erogati del 92% rispetto al 2021 fino ad arrivare ai 752 milioni di euro di finanziamenti alle imprese nell’anno.
Questo incremento ha permesso a Opyn di superare la soglia del miliardo di euro erogato dall’inizio dell’attività. Nel corso dell’anno appena passato, inoltre, Opyn ha incrementato il suo organico dell’80% grazie all’ingresso di 38 nuovi professionisti.
In solido aumento anche il fatturato dell’azienda, che nel 2022 è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, e la quota di mercato, che nei primi sei mesi dell’anno ha raggiunto il 16,5%.
Il consolidamento di Opyn procede con l’espansione del suo organico e per il 2023 si prevede un ulteriore accrescimento, grazie all’inserimento di oltre 25 figure professionali che permetteranno all’azienda di integrare competenze essenziali prevalentemente in area IT, Crediti e Business Operations. Tra le professionalità ricercate al momento: Software Developers, Finance Customer Care, Credit Analyst, Sales Credit Analyst.
Queste figure andranno a inserirsi in un contesto dinamico che ad oggi conta 78 dipendenti con un’età media di 36 anni, è composto al 58% da uomini e 42% da donne, ed è suddiviso in 8 team operativi e manageriali.
“Opyn cresce esponenzialmente, come tutti gli anni, e in questa crescita si trasforma, aggiungendo servizi, arrivando a nuovi mercati e perfezionando sempre più gli asset tecnologici – afferma Antonio Lafiosca, Chief Operating Officer di Opyn. – Siamo fieri di poter affermare che oggi siamo tra le principali e più solide aziende di lending as a service per le imprese, non solo in Italia, ma a livello europeo. Inoltre siamo i primi ad aver lanciato il servizio di Buy Now, Pay Later per il B2B (Opyn Pay Later) che oggi è sempre più essenziale e sempre più richiesto dal mercato. Dobbiamo questo risultato alla somma delle capacità e degli sforzi di tutti i nostri team, che insieme hanno contribuito al consolidamento della società. Per quest’anno ci aspettiamo di attrarre ancora nuovi talenti che abbiano voglia di innovare insieme a noi il mondo del credito, accogliere nuove sfide e dare vita a un futuro di inaspettate possibilità.”
Tutti i numeri di Opyn
L’erogato 2022 è andato a beneficio di 2.396 imprese (in aumento dell’88%) operanti principalmente nei settori: manifatturiero (25%), vendita all’ingrosso (17,4%), retail (16%), e costruzioni (15%); in particolare nelle regioni Lombardia (19,6%), Campania (18,4%), Lazio (13,7%) e Sicilia (9,8%). Il finanziamento medio dell’anno passato è stato di 313.000 euro.
Il mondo del credito digitale
La crescita di Opyn si inserisce all’interno di un settore che è anch’esso in veloce espansione e trasformazione: quello del fintech – un mercato che, a livello globale, ha ottenuto nel 2022 un valore di 194.1 miliardi di dollari e che crescerà fino a un valore di 492.81 miliardi entro il 2028 – e più nel dettaglio quello dei prestiti digitali o alternative lending. Quando Opyn è nata, nel 2012, sul mercato italiano era pioniere assoluto, negli anni il settore è cresciuto in maniera esponenziale in termini di numero di piattaforme. Successivamente il mercato si è concentrato su quelle società (come Opyn) che avevano sviluppato una tecnologia proprietaria che rende molto efficace il sistema di selezione delle aziende richiedenti il prestito.
Dal 2022, il lending italiano è entrato nella sua fase 3.0: ovvero una progressiva ibridazione delle fintech dentro al sistema bancario e aziendale più “tradizionale” ma che ha necessità di restare al passo con le esigenze delle imprese. In questo scenario, Opyn è sempre più posizionata come fornitore di servizi tecnologici agli istituti di credito ma anche realtà corporate ed ha già stretto accordi in questo senso con alcune delle principali banche del territorio. Inoltre, nel 2022 la società ha lanciato un nuovo servizio per le aziende B2B nel mercato del Buy Now, Pay Later, che secondo le stime di Straits Research, varrà oltre 3.600 miliardi di dollari entro il 2030 (con una crescita del 45% dal 2022). Solo in Italia il mercato del BNPL arriverà a valere 14,5 miliardi di euro nel 2025 (con un incremento del 10,9% dal 2021 – dati dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano). Un settore che anche sul piano internazionale è trainato da vecchio continente: 8 dei 10 top player del mercato BNPL sono situati nell’Europa nord-occidentale, in particolare Svezia e Germania.
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