Intelligenza artificiale
L’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore delle risorse umane
Il report “The AI Impact” evidenzia che solo il 20% delle aziende italiane del settore risorse umane (HR) ha adottato l’intelligenza artificiale. Il resto è prudente, ma i pionieri vedono benefici in recruiting e formazione. Etica e valorizzazione del fattore umano restano cruciali
L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando vari settori, incluso quello delle risorse umane (HR). Tuttavia, in Italia solo una minoranza delle aziende ha adottato questa tecnologia. Il report annuale “The AI Impact” realizzato da Osservatorio Imprese Lavoro INAZ e Business International, la knowledge unit di Fiera Milano, evidenzia un quadro chiaro e dettagliato sullo stato dell’adozione dell’AI nelle HR italiane.
Pionieri e prudenti, due approcci distinti
Il 78,72% delle aziende italiane non utilizza ancora l’AI nelle risorse umane. Tra le principali ragioni, la mancanza di competenze (38%) e l’incertezza su come applicarla (43%). Tuttavia, c’è una piccola percentuale, circa il 20%, di aziende pioniere che ha già iniziato a integrare l’AI nei propri processi, focalizzandosi su ambiti specifici come il recruiting e la selezione.
Le aziende che utilizzano l’AI nelle HR riportano diversi vantaggi significativi. Tra questi, la riduzione del tempo necessario per svolgere attività ripetitive (32,14%) e la diminuzione dei costi amministrativi (24,29%). Inoltre, l’AI contribuisce a creare un ambiente di lavoro più inclusivo, riducendo i bias umani nei processi decisionali.
Il ruolo dell’AI per recruiting, selezione, formazione e sviluppo
Nel settore del recruiting, l’AI permette di esaminare un numero elevato di candidature da vari portali, rendendo il processo più efficiente. Circa il 19% delle aziende utilizza l’AI per facilitare il processo di selezione, migliorando la corrispondenza tra candidati e posizioni lavorative.
L’AI è anche utilizzata per migliorare la formazione dei dipendenti. Circa il 17% delle aziende ha riportato un aumento del coinvolgimento grazie a programmi formativi personalizzati. La realtà virtuale (VR) e l’AI generativa sono gli strumenti più apprezzati per l’organizzazione e l’erogazione delle attività formative.
Strumenti di AI più utilizzati e bilanciamento tra tecnologia e fattore umano
I chatbot e i tool di assistenza virtuale dominano nel reclutamento e nella selezione (60%), mentre i sistemi informativi di supporto alle decisioni sono utilizzati nel performance management (70%). Nell’amministrazione del personale, la data analytics è lo strumento prediletto (70%).
Secondo Danila Scarozza, Associate Professor in Organization Studies di Link Campus University, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle risorse umane rappresenta un’opportunità per potenziare le competenze umane. È fondamentale che le organizzazioni investano in strategie di upskilling e reskilling, rendendo i collaboratori consapevoli dei benefici e dei rischi legati all’AI.
Etica e valori, un presidio necessario
Linda Gilli, presidente di INAZ, sottolinea l’importanza di mantenere un presidio etico e valoriale nell’adozione dell’AI. L’equilibrio tra efficienza tecnologica e attenzione al fattore umano è cruciale per il successo organizzativo, rendendo le imprese più sostenibili e orientate alla valorizzazione del potenziale umano.
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