Fintech
Perché solo il 6% degli italiani sceglie il crowdfunding per investire?
Il crowdfunding in Italia è scelto solo dal 6% degli investitori, che continuano a preferire prodotti a basso rischio tramite banche e consulenti. L’indagine Opstart mostra un quadro dell’investitore medio e dell’importanza dell’educazione finanziaria
Secondo l’Indagine Crowdfunding 2024 condotta da Opstart in collaborazione con BVA DOXA, solo il 6% degli italiani investe nel crowdfunding, mentre la maggioranza preferisce affidarsi a banche e consulenti finanziari per prodotti a basso rischio. Educazione finanziaria e maggiore consapevolezza delle possibilità di diversificazione sono temi cruciali per avvicinare più persone a questo settore. Nonostante la regolamentazione del crowdfunding in Italia sia attiva dal 2013, la diffidenza e la scarsa conoscenza frenano gli investitori.
Educazione finanziaria: una necessità in Italia
I dati dell’indagine evidenziano la scarsa educazione finanziaria nel Paese, con solo il 38% degli italiani che dichiara di comprendere concetti chiave come il tasso di interesse composto. La conoscenza della diversificazione del rischio si ferma al 54%, mentre solo il 46% capisce la relazione tra rischio e rendimento. È chiaro che l’educazione finanziaria è fondamentale non solo per prendere decisioni consapevoli ma anche per comprendere le opportunità offerte dal crowdfunding, percepito ancora come rischioso da molti.
Il crowdfunding come opportunità per la Green Economy
Tra chi investe in crowdfunding, la Green Economy è la principale area di interesse: il 51% degli investitori sostiene progetti legati alla sostenibilità ambientale, un settore che attira investimenti per il suo potenziale di crescita. Segue il Real Estate con il 39% delle preferenze, mentre il Fintech e i Big Data rappresentano aree di nicchia, rispettivamente con il 21% e il 19%. La crescente attenzione alla sostenibilità potrebbe favorire un incremento delle adesioni al crowdfunding, soprattutto se accompagnata da una maggiore conoscenza finanziaria.
Profilo dell’investitore in crowdfunding
Chi sceglie il crowdfunding è perlopiù un uomo, laureato, residente al Nord Italia, con età compresa tra i 30 e i 50 anni. La Lombardia è la regione con la più alta percentuale di investitori (42%), seguita da Emilia-Romagna e Piemonte (11% e 10%). A livello provinciale, Milano è in testa, dimostrando il suo ruolo di centro finanziario nazionale. Mantova e Torino completano il podio, con una crescente apertura verso il fintech e la green economy.
Investire in crowdfunding, tra rischio e regolamentazione
Nonostante il crowdfunding offra potenziali guadagni, resta una forma di investimento ad alto rischio. Opstart sottolinea l’importanza delle regole a tutela degli investitori, come quelle del Regolamento Europeo 2020/1503, che assicurano trasparenza e sicurezza. Giovanpaolo Arioldi, CEO di Opstart, afferma: “Sebbene il crowdfunding sia percepito come rischioso, può rappresentare un’opportunità redditizia se affrontato con consapevolezza”. Opstart si impegna a promuovere una maggiore educazione finanziaria per ampliare la platea di investitori informati.
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